A Spilamberto, mercoledì 23 ottobre alle ore 12, la strada provinciale 623 Vignolese riaprirà al transito in entrambi i sensi di marcia, nel tratto compreso tra l’incrocio con via Corticella, vicino al casello di Modena sud, e la rotatoria di via Macchioni vicino al centro abitato di Spilamberto.
Si sono praticamente conclusi (resta solo da completare la segnaletica orizzontale), in anticipo sul termine del 7 novembre, previsto dal cronoprogramma iniziale, i lavori della Provincia di messa in sicurezza lungo nel tratto, lungo circa un chilometro e 200 metri, dove dal 10 giugno si circolava a senso unico nella direzione da Modena a Spilamberto.
Per il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei «questo traguardo rappresenta il frutto dell’ottimo lavoro svolto in questi mesi dalla ditta esecutrice, dai tecnici impegnati nella direzione lavori e da quanti hanno contribuito affinché i disagi siano stati limitati e ridotti al minimo».
Per Tomei «un ringraziamento particolare spetta anche a tutti i cittadini che in questo periodo hanno pazientemente vissuto la difficoltà di percorrere con tempi più lunghi il tragitto verso Modena e Spilamberto, dimostrando di comprendere bene la necessità di mettere in sicurezza uno dei tratti maggiormente pericolosi dell’intera rete viaria provinciale».
Con un investimento di due milioni e 352 mila euro, finanziati con risorse del Piano nazionale di sicurezza stradale e in parte dalla Provincia, sono stati installati nuovi guard-rail sui due lati lungo tutto il tratto per aumentare la sicurezza e proteggere gli automobilisti dal pericolo rappresentato dal canale Diamante e, sull’altro lato, dalla presenza di un filare di circa 50 platani; per installare le nuove barriere è stato realizzato un cordolo con oltre 325 pali di fondazione che ha consentito un sensibile allargamento della carreggiata.
Sono stati eseguiti anche la manutenzione e l’adeguamento degli 11 accessi presenti nel tratto che sono stati allargati e portati all’altezza della strada per favorire l’immissione e l’uscita in sicurezza, il tombamento di un tratto di circa 180 metri del canale, oltre alla manutenzione del muro di sostegno sul canale.