Dovendo acquistare un’auto nuova e demolire la sua, un 56enne reggiano si è rivolto a quello che credeva un regolare auto-demolitore, poi invece risultato cessato per fallimento, consegnando l’auto per essere demolita e ricevendo la relativa documentazione. L’auto- demolitore, con la complicità di un altro uomo, ha preso in carico l’auto che doveva essere demolita, si è fatto pagare il corrispettivo dovuto (spesa dell’annotazione della radiazione al PRA che varia da un demolitore all’altro, che serve esclusivamente per cancellare l’automezzo dal Pubblico Registro e a sospendere quindi anche il pagamento del bollo auto) e poi è sparito senza provvedere a quanto richiesto dal proprietario che, a seguito dell’arrivo delle multe per bolli non pagati, appurava che l’autovettura vecchia della quale possedeva la documentazione relativa alla demolizione era tuttora in circolazione.
Dove? Allo stato non è dato a sapersi, ma questa circostanza sarà chiarita dalle indagini dei carabinieri della stazione di via Adua a cui il proprietario 56enne, residente a Reggio Emilia, ha formalizzato la relativa denuncia. In prima battuta però i militari della stazione di Reggio Emilia Santa Croce hanno individuato i responsabili del raggiro identificati in un 46enne di Scandiano e nel complice 48enne romeno residente a Reggio Emilia, che sono stati denunciati alla Procura reggiana per truffa aggravata. Si tratta di una denuncia che segue altre contestate nel recente passato ai due indagati. Da qui l’ipotesi dei carabinieri è che dietro le false rottamazioni compiute dai due, possa esservi un giro illecito sulla compravendita di auto usate destinate alla rottamazione e non demolite. Non a caso sono sempre più crescenti le lamentele da parte degli automobilisti che hanno consegnato il proprio mezzo a sedicenti auto-demolitori e che poi, a distanza di qualche mese, hanno visto recapitarsi a casa multe o, in alcuni casi, addirittura le targhe della propria auto.