I musei sono scrigni che custodiscono la diffusa ricchezza culturale da cui siamo circondati, luoghi preziosi ma anche intimi e familiari in cui ognuno può incontrare storie significative lontane e vicine. Per promuovere un avvicinamento alla conoscenza o alla riscoperta del proprio vasto e differenziato patrimonio culturale, l’Istituzione Bologna Musei si apre alla città con una nuova modalità di valorizzazione e racconto.
Nel weekend di sabato 5 e domenica 6 ottobre 2019 le sedi museali civiche invitano il pubblico con la formula Open Day che prevede la fruizione gratuita con offerta libera delle collezioni permanenti, in cui sono visibili anche opere restaurate mai esposte prima, e delle mostre temporanee. A partecipazione libera è anche l’ampio palinsesto di attività didattiche e di mediazione culturale diversificate per varie fasce di pubblico (adulti, famiglie, bambini) che si susseguono per l’intero orario di apertura. A punteggiare le sale museali con un pizzico di stupore e curiosità c’è inoltre il giovane autore bolognese Luca Gamberini con le sue “poesie espresse”: brevi componimenti che, su richiesta dei visitatori, saranno ideati e scritti al momento su una macchina portatile Olivetti Lettera 22, interpretando in forma poetica suggestioni evocate al poeta da dettagli, comportamenti o parole delle persone che gli si avvicineranno, e poi lasciate in dono.
L’invito al pubblico per lasciare una donazione a propria discrezione, a fronte dell’ingresso gratuito, prosegue la campagna dai TU un valore alla cultura lanciata nel gennaio di quest’anno dall’Istituzione Bologna Musei per sostenere i musei civici. Anche nelle due giornate di Open Day i visitatori trovano un’urna in cui lasciare un contributo libero ricevendo in cambio una spilletta con un’immagine legata al museo che stanno per visitare. Un piccolo gesto per stimolare le persone a vivere i musei come luoghi da frequentare abitualmente e contribuendo a rendere l’arte accessibile a tutti. Sulle spillette sono riprodotte opere iconiche conservate nelle collezioni permanenti: il prezioso acquamanile duecentesco appartenuto a Pelagio Palagi per il Museo Civico Medievale; un dettaglio con il putto del dipinto Achille educato da Chirone di Donato Creti per le Collezioni Comunali d’Arte; un curioso trombone di inizio Ottocento a forma di drago, chiamato buccina, per il Museo della Musica; il volto dell’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi da un dipinto del XIX secolo per il Museo civico del Risorgimento; il modello funzionante in scala 1:2 di un mulino da seta alla bolognese per il Museo del Patrimonio Industriale. Per il MAMbo e il Museo per la Memoria di Ustica la pin propone una rielaborazione grafica del logo.
Nei bookshop dei musei è inoltre acquistabile al prezzo promozionale di € 10 la nuova pubblicazione cartacea che riunisce le 14 strutture museali civiche, ognuna delle quali viene raccontata nella propria peculiare vocazione, nei valori e nella relazione con la città. Disponibile in doppia versione italiana e inglese, il volume è stato stampato nell’ambito del progetto di comunicazione museale “La città e i suoi musei, nuove forme di comunicazione”, finanziato con il contributo dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia–Romagna nell’ambito del Piano Museale 2018 (L.R. 18/2000).
L’iniziativa dell’Open Day, realizzata con il supporto di Conad e Unique – Ottici Professionisti Bologna viene organizzata in concomitanza con il riavvio del calendario delle prime domeniche del mese a ingresso gratuito per le collezioni permanenti dell’Istituzione Bologna Musei che, secondo le ultime disposizioni approvate in materia di piano tariffario, resterà in vigore fino a marzo 2020.
Di seguito le sedi aderenti: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento.
“I due giorni di apertura alla città dei nostri musei civici aprono simbolicamente l’offerta culturale dopo i tanti eventi proposti nella stagione estiva – commenta Matteo Lepore, assessore alla Cultura e Promozione della città del Comune di Bologna – Questi Open Day offrono modalità di visita fuori dall’ordinario con proposte intelligenti e sorprendenti e ripropongono per sei mesi le aperture gratuite a offerta libera nelle prime domeniche di ciascun mese”.
“Aprire le porte e le sale dei nostri musei civici – spiega Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei – è in primo luogo un atto di affetto verso i nostri cittadini che hanno l’occasione di ripercorrere le storie così affascinanti del nostro territorio. È anche un invito ai turisti a scegliere quali musei visitare all’interno di una offerta che per pluralità di temi, vastità di oggetti e periodizzazioni storiche rappresenta una eccellenza nel panorama internazionale. È inoltre l’occasione per collezionare le spille tra loro diverse che ciascun museo propone ai visitatori”.
“Per Conad la produzione di eventi culturali rappresenta una delle migliori azioni per perseguire una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile – dichiara Alessandro Beretta, direttore generale Business Conad Nord Ovest – Tra le forme culturali i musei rappresentano un’occasione per collegare le nostre radici storiche, artistiche, architettoniche, letterarie e tecniche con il futuro delle nostre comunità, ottima pertanto è stata l’idea da parte di Bologna Musei di organizzare con Open Day l’apertura gratuita straordinaria dei musei civici di Bologna che Conad con convinzione sostiene”.
Programma attività a ingresso gratuito:
Sabato 5 ottobre 2019
- h 10.00 | Museo Morandi, via Don Minzoni 14 Niente è più astratto del reale Visita guidata al museo a cura del Dipartimento educativo MAMbo Prenotazione: tel. 051 6496628 (mercoledì h 10.00-17.00 e giovedì h 13.00-17.00) oppure 051 6496611 oppure mamboedu@comune.bologna.it
- h 10.30 | Museo Civico Medievale, via Manzoni 4 Presentazione del videogioco WunderBO WunderBO è un gioco per conoscere ed esplorare il patrimonio culturale della città, un’avventura ricca di puzzle, trivia e hidden object in cui il giocatore è chiamato a collezionare reperti provenienti dal Museo Civico Medievale e dal Museo di Palazzo Poggi di Bologna per ricomporre una vera e propria Wunderkammer o ‘camera delle meraviglie’. WunderBO è disponibile gratuitamente come app in italiano e inglese in versione IOS e Android al link www.wunderbo.it.
- h 11.00 | Museo della Musica, Strada Maggiore 34 Un Martini per Mozart. 1770: un esame, tre compiti e un mistero A 14 anni Mozart è a Bologna per incontrare uno dei migliori insegnanti d’Europa: Padre Giambattista Martini, grande erudito, teorico e compositore, nonché fondatore del primo nucleo delle collezioni museali. Wolfgang passa l’estate del 1770 a studiare con il suo maestro bolognese, in vista della clausura, l’esame di composizione per entrare a far parte della rinomata Accademia Filarmonica di Bologna. Ma come è andata? In occasione dell’anniversario del travagliato esame (9 ottobre 1770) si potranno ammirare le tre versioni del compito di Mozart, in una visita unica tra Museo della Musica e Accademia Filarmonica, a cura del Dipartimento educativo Museo della Musica.
- h 11.00 | Museo civico del Risorgimento, Piazza Carducci 5 Presentazione del dipinto Ritratto di Vittorio Emanuele II Nel 1859, mentre Regno di Sardegna e Impero austriaco si fronteggiavano in una guerra sanguinosa, la pittrice austriaca Elisabeth Modell eseguiva uno splendido ritratto del sovrano “nemico”. Si firmava all’italiana “Elisa”, amava viaggiare ed ebbe una vita breve e travagliata.
Il dipinto, appena restaurato con il sostegno dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e per la prima volta visibile al pubblico, resta esposto nel Museo civico del Risorgimento fino al 20 ottobre 2019. L’iniziativa viene svolta in collaborazione con Istituto nazionale per la Storia del Risorgimento italiano – Comitato di Bologna; Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon; Associazione 8cento. Intervengono alla presentazione Otello Sangiorgi (responsabile Museo civico del Risorgimento | Istituzione Bologna Musei), Raffaele Diegoli (restauratore). Sono presenti Elena Maria Longobardi (console onorario d’Austria), Dionigi Ruggeri (ispettore regionale Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon). - h 11.30 e h 16.00 | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni 14 Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things Visite guidate alla mostra temporanea a cura del Dipartimento educativo MAMbo Prenotazione: tel. 051 6496628 (mercoledì h 10.00-17.00 e giovedì h 13.00-17.00) oppure 051 6496611 oppure mamboedu@comune.bologna.it
- h 16.00 | Museo del Patrimonio Industriale, via della Beverara 123 Esplora il museo e… scopri la città Caccia al tesoro per famiglie con bambini a partire dai 6 anni a cura del Dipartimento educativo Museo del Patrimonio Industriale Una caccia al tesoro tra le sale del museo per ricostruire i cambiamenti della città e la sua evoluzione tecnologica e produttiva dal XVI al XX secolo. Prenotazione: obbligatoria entro le h 13.00 di giovedì 3 ottobre, tel. 051 6356611
- h 16.00 – 18.00 | Museo Civico Archeologico, via dell’Archiginnasio 2 Performance di “poesia espressa” Luca Gamberini, autore della raccolta di poesie Un etto d’amore (Lascio?), offrirà in omaggio ai visitatori poesie scritte al momento, istantanee, originali e “cucite addosso” alle persone che le riceveranno. In questo modo l’autore vuole mostrare come la poesia non sia un fatto solamente intimo, privato, solitario, ma possa diventare un fenomeno di aggregazione e un motore emotivo, innescando reazioni positive e soddisfazione in chi la riceve.
- h 16.30 | Museo Civico Archeologico, via dell’Archiginnasio 2 Sport e atleti nel mondo antico Visita guidata alla mostra temporanea a cura di Federica Maria Riso
- h 17.00 | Museo Davia Bargellini, Strada Maggiore 44 La Pittura del Seicento Bolognese Visita guidata al museo
Domenica 6 ottobre 2019
- h 10.30 | Museo Civico Medievale, via Manzoni 4 Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e.… 110 anni di sport Visita guidata alla mostra temporanea
- h 11.00 | Museo per la Memoria di Ustica, via di Saliceto 3/22 Ricomporre la memoria Visita guidata al museo a cura del Dipartimento educativo MAMbo Prenotazione: tel. 051 6496628 (mercoledì h 10.00-17.00 e giovedì h 13.00-17.00) oppure 051 6496611 oppure mamboedu@comune.bologna.it
- h 15.00 – 16.30 | Museo Civico Medievale, via Manzoni 4 Performance di “poesia espressa” Luca Gamberini, autore della raccolta di poesie Un etto d’amore (Lascio?), offrirà in omaggio ai visitatori poesie scritte al momento, istantanee, originali e “cucite addosso” alle persone che le riceveranno. In questo modo l’autore vuole mostrare come la poesia non sia un fatto solamente intimo, privato, solitario, ma possa diventare un fenomeno di aggregazione e un motore emotivo, innescando reazioni positive e soddisfazione in chi la riceve.
- h 16.00 | Museo del Patrimonio Industriale, via della Beverara 123 La Fabbrica del Futuro Laboratorio per famiglie con bambini a partire dagli 8 anni a cura di Dipartimento educativo Museo del Patrimonio Industriale Filmati, postazioni interattive ed exhibit per approfondire i temi legati alla Fabbrica del Futuro e provare in prima persona alcune delle nuove tecnologie: simulazione, realtà virtuale, stampa 3D e robotica. Prenotazione: obbligatoria entro le h 13.00 di giovedì 3 ottobre, tel. 051 6356611
- h 16.00 | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni 14 Le cose di Cesare Laboratorio per famiglie con bambini dai 6 agli 11 anni a cura del Dipartimento educativo MAMbo Una suggestiva narrazione animata coinvolge i bambini in un viaggio avventuroso per scoprire e ricostruire, anno per anno, l’identità di Cesare Pietroiusti. Gli oggetti, i ricordi e le tracce di vita vissuta presenti in mostra diventano gli indizi per immaginare e rivivere le tappe principali della sua storia fin da quando era bambino. Al termine del racconto, i partecipanti sono invitati a realizzare, con segni e disegni, l’identikit dell’artista appena “conosciuto”. Prenotazione: tel. 051 6496628 (mercoledì h 10.00-17.00 e giovedì h 13.00-17.00) oppure 051 6496611 oppure mamboedu@comune.bologna.it
- h 16.00 | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni 14 Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things Visita guidata alla mostra temporanea a cura di Dipartimento educativo MAMbo Prenotazionie tel. 051 6496628 (mercoledì h 10.00-17.00 e giovedì h 13.00-17.00) oppure 051 6496611 oppure mamboedu@comune.bologna.it
- h 16.30 | Museo Civico Archeologico, via dell’Archiginnasio 2 Tutti allo stadio! Sport, gare e agonismo nell’antichità Visita animata alla mostra temporanea per ragazzi a cura di ASTER
- h 16.30 | Museo della Musica, Strada Maggiore 34 Il Museo (ri)Suona Visita sonata per famiglie a cura del Dipartimento educativo Museo della Musica Sentite questo suono? Scoprite da dove proviene e vi troverete protagonisti di una lezione concerto in cui musicisti vi sveleranno dal vivo i segreti della collezione di strumenti musicali del museo: dalla voce al violino, dai liuti all’arpa, fino al flauto a becco, all’oboe barocco, alla tromba e agli ottoni, strumenti a fiato e a corda, da vedere, ascoltare e chissà… anche da provare! Prenotazione: obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica
- h 17.00 | Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione Visita guidata alla mostra temporanea
Mostre temporanee a ingresso gratuito:
Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things A cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni 14 Fino al 6 gennaio 2020 Un certo numero di cose / A Certain Number of Things è un progetto di Cesare Pietroiusti, promosso dal MAMbo, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. L’idea dell’esposizione – la prima antologica dell’artista italiano in una istituzionale museale – prende avvio da una riflessione sul concetto stesso di mostra retrospettiva e sulla effettiva possibilità di rappresentare un percorso di ricerca artistica in tale formato. Da questa indagine nasce l’idea-provocazione di Cesare Pietroiusti: autonarrarsi non solo attraverso le opere prodotte ma anche tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi riferiti alla propria vita, a partire dall’anno di nascita, il 1955. Gli oggetti che rappresentano gli anni dal 1955 al 2018 sono allestiti intorno all’ultimo oggettoanno, relativo al 2019, che è collocato al centro della sala: si tratta di un’opera in fieri, che si realizza grazie a un laboratorio condotto da Pietroiusti su due sedi, al MAMbo e al Grazer Kunstverein di Graz (Austria). Il workshop coinvolge studenti e giovani artisti, con l’obiettivo di riprodurre insieme all’artista in forma fisica, performativa e narrativa, secondo un meccanismo di mise en abyme della mostra stessa, tutti gli oggetti esposti, in una forma di co-autorialità che interessa anche la fase ideativa. L’opera scaturente dal workshop avrà come istituzione di destinazione il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli.
Morandi-esque A cura di ZKA con il generoso supporto di Tamkeen, Bahrain Casa Morandi, via Fondazza 36 Fino al 1 dicembre 2019 L’universo poetico di Giorgio Morandi con i suoi complessi equilibri compositivi torna a ispirare nuovamente il mondo del design contemporaneo. Nell’originale dimora atelier dove l’artista ha vissuto e lavorato dal 1910 al 1964, sono esposti i modelli in 3D ispirati a nove suoi dipinti di nature morte. Lo sviluppo iniziale delle rappresentazioni è stato realizzato in forma di workshop dedicato alla relazione fra le tecniche architettoniche e l’arte di Morandi, ideato e condotto nel 2018 da Zaid Kashef Alghata, fondatore di House of ZKA, una piattaforma per la ricerca in architettura.
Lo sport nell’antichità A cura di Federica Maria Riso, Laura Bentini, Paola Giovetti Museo Civico Archeologico, via dell’Archiginnasio 2 Fino al 6 gennaio 2020 Il Bologna Football Club compie 110 anni e l’Istituzione Bologna Musei si mette in prima fila per festeggiare i rossoblù. Dal 3 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 Villa delle Rose, il Museo Civico Archeologico e il Museo Civico Medievale ospitano il progetto espositivo dal titolo Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e.…110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club. All’interno del Museo Civico Archeologico, il percorso tematico Lo sport nell’antichità offre un interessante incontro tra sport e storia, con importanti pezzi della collezione permanente del museo legati all’atletismo allestiti in un’esposizione tra storia e intrattenimento. Il progetto abbraccia cinque tematiche che fanno da filo conduttore tra il vivere lo sport in epoca antica e in epoca moderna: l’ideale atletico, la cura del corpo, le manifestazioni sportive, i simboli che definiscono la vittoria e la dimensione pubblica e privata dell’attività sportiva.
Giostre e Cavalieri Museo Civico Medievale, via Manzoni 4 Fino al 6 gennaio 2020 Il Bologna Football Club compie 110 anni e l’Istituzione Bologna Musei si mette in prima fila per festeggiare i rossoblù. Dal 3 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 Villa delle Rose, il Museo Civico Archeologico e il Museo Civico Medievale ospitano il progetto espositivo dal titolo Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e.…110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club. Per questa occasione il Museo Civico Medievale propone un percorso dedicato al gioco guerresco attraverso il racconto della Bologna medievale e rinascimentale nelle attività sportive e popolari. Nati per mantenere in allenamento i nobili cavalieri nei periodi di pace e soprattutto per esibire il potere, le giostre e i tornei furono sempre molto apprezzati dalle diverse classi sociali. Lance, armature, elmi, cimieri e sproni accompagnano il visitatore nel mondo cavalleresco bolognese che saprà appassionare i grandi e soprattutto i più piccoli.
Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 Mostre e itinerario diffuso a cura di Silvia Battistini e Claudia Collina, con la collaborazione di Chiara Sanfelici, Patrizia Tamassia e Valentina Volta Fino al 19 gennaio 2020 In occasione della ricorrenza del bicentenario della nascita, la città di Bologna rende omaggio con un ampio programma di iniziative ad Alessandro Guardassoni (1819-1888), personalità tra le più interessanti emerse dalla scuola pittorica felsinea del XIX secolo, cui si deve un originale percorso di rinnovamento dei linguaggi figurativi. L’opportunità per una nuova e più ampia comprensione della parabola creativa di questo autore viene offerta in concomitanza da due progetti espositivi, allestiti alle Collezioni Comunali d’Arte e alla Fondazione Gualandi a favore dei sordi, e da un itinerario diffuso attraverso 22 chiese situate nell’intera area metropolitana di Bologna, riuniti sotto il titolo Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione. L’iniziativa è resa possibile grazie alla sinergia di varie istituzioni pubbliche e private del territorio: Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica e Fondazione Gualandi a favore dei sordi, in collaborazione con Arcidiocesi di Bologna | Ufficio Amministrativo e Beni Culturali e Associazione Arte e Fede e con il patrocinio del Dipartimento di Architettura, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Le Collezioni Comunali d’Arte accolgono una mostra dedicata alla pittura di storia sacra e profana che pone in dialogo le opere di Guardassoni con quelle di maestri che ne influenzarono la formazione (Clemente Albéri, Adeodato Malatesta), di pittori a lui coevi, non solo di area bolognese (Pietro Montebugnoli, Antonio Muzzi, Giulio Cesare Ferrari, Francesco Hayez) e dei giovani che svilupparono in un nuovo linguaggio i suoi insegnamenti sull’uso della materia pittorica in rapporto alla fedele elaborazione del vero (Raffaele Faccioli e Luigi Serra).
Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna, 1946-1970 Museo del Patrimonio Industriale, via della Beverara 123 Fino al 17 novembre 2019 L’esposizione fotografica è incentrata sul tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese. Bologna, e l’Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale negli anni del miracolo economico (1958-1963), della quale anche le donne furono protagoniste. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne. L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata esclusivamente ai lavori femminili tradizionali. Le fotografie esposte abbracciano l’arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici di UDI Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale | Istituzione Bologna Musei (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani). La mostra costituisce il primo appuntamento di un più ampio progetto dedicato al tema “Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile”, nato da una partnership tra il Museo del Patrimonio Industriale e l’Unione Donne in Italia (UDI), sede di Bologna, e che vede, per questa mostra, la collaborazione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), Ufficio per l’Italia e San Marino.
Indirizzi e orari di apertura dei musei a ingresso gratuito:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi via Don Minzoni 14 tel. 051 6496611 sabato e domenica h 10-18.30 www.mambo-bologna.org | www.mambo-bologna.org/museomorandi
Casa Morandi via Fondazza 36 tel. 051 300150 sabato h 14.00 – 16.00 | domenica h 11.00 – 13.00 www.mambo-bologna.org/museomorandi
Museo per la Memoria di Ustica via di Saliceto 3/22