Unico ente di gestione delle aree protette, l’Ente Parchi Emilia Centrale si è piazzato terzo (su 17 soggetti ammessi) nella graduatoria per i finanziamenti del Piano di Sviluppo Regionale (PSR) 2014-2020 relativi ai “Gruppi Operativi (GO) del PEI (Partenariato Europeo per l’Innovazione) per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”. Si tratta della cooperazione tra vari soggetti per la messa a punto ed il trasferimento di innovazioni con la realizzazione di piani per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo.
In questo ambito, il progetto presentato dall’Ente Parchi Emilia Centrale in collaborazione con l’Università di Bologna, IRECOOP Emilia-Romagna e le cooperative forestali (Alpicella Cimone, Acque Chiare e Pratignana) dell’alto Appennino Modenese, il cui importo complessivo sfiora i 200 mila euro (di cui 188 mila riconosciuti dalla Regione come contributo), riguarda l’innovazione tecnologica ed il “sequestro” del carbonio nella gestione delle foreste demaniali.
In pratica, si tratta della sperimentazione, anche nell’alto Appennino Modenese, di tecniche innovative altrove già usate come, ad esempio, la gru a cavo per i lavori di esbosco o diradamento che risulta molto meno impattante per l’ambiente dei metodi tradizionali. Tra le azioni del progetto, che si svolgerà fino alla fine del 2021, è prevista anche la formazione degli operatori forestali.
All’Ente Parchi è stata accolta con soddisfazione la notizia del finanziamento, anche perché questo è il primo GO (Gruppo Operativo) in ambito forestale dell’Emilia-Romagna, che segna ancora una volta la positiva collaborazione fra lo stesso Ente Parchi e le imprese del territorio, in questo caso con l’appoggio scientifico dell’Università.