Irrobustire le relazioni fra l’Emilia-Romagna e la Repubblica popolare cinese, a partire dai rapporti con le province dello Shandong e del Guangdong. Commercio, sviluppo economico, turismo, ma soprattutto ricerca, big data e intelligenza artificiale sono i temi sui quali è possibile costruire grandi opportunità, con un lavoro comune fra la Regione e il grande Paese asiatico.
Questa mattina il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alla scuola, università, ricerca e lavoro Patrizio Bianchi hanno ricevuto in viale Aldo Moro il nuovo ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia Li Junhua, accompagnato dal consigliere all’istruzione Yu Xingguo.
Bonaccini si è detto onorato della visita della delegazione di un Paese protagonista sui grandi scenari economici mondiali, sottolineando le relazioni già molto forti tra la Regione Emilia-Romagna e la regione cinese del Guangdong, in essere da maggio 2015, grazie alla firma di un Protocollo d’Intesa sottoscritto con il governatore del Guangdong Zu Xiadan.
Da allora si sono succedute numerose missioni, tra cui in particolare quella del novembre 2017 sui temi della sicurezza e della tracciabilità alimentare, delle barriere fitosanitarie e dell’export nell’ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo e la partecipazione nel giugno scorso di una delegazione della provincia cinese al Convegno internazionale “Regions for global sustainable development”, nell’ambito della quale è stata firmata una Dichiarazione congiunta con altre sei Regioni e Stati del mondo (California, Assia, Nouvelle Aquitaine, Gauteng, Pennsylvania).
“Ora- ha concluso il presidente Bonaccini- vogliamo costruire un rapporto istituzionale più solido anche con lo Shandong, rapporto rispetto al quale sono state gettate le basi nel novembre 2018 con l’identificazione di percorsi di lavoro congiunti per la definizione di un Memorandum of understanding che permetterà di definire nuovi progetti, iniziative strategiche e investimenti da condividere sui temi della ricerca, innovazione, turismo, trasferimento tecnologico e tutto quanto verte sul tema dei saperi”.
Proprio su questo terreno, l’assessore Patrizio Bianchi ha ricordato come l’Emilia-Romagna abbia assunto un ruolo di primissimo piano in Europa sui temi dei big data e intelligenza artificiale, con Bologna capitale del supercalcolo grazie ai grandi computer dell’Agenzia europea per le previsioni meteo e Leonardo, oltre al ruolo di coordinamento dei grandi telescopi nel mondo riconosciuto all’Emilia-Romagna.
“Per promuovere questa nostra capacità anche livello internazionale – ha aggiunto Patrizio Bianchi – la Regione si è dotata di una legge che identifica azioni per sostenere la creazione di nuove infrastrutture di ricerca e sviluppare di attività di ricerca collaborativa fra università, imprese e istituzioni e promuove la costituzione della Fondazione Big Data and Artificial Intelligence for Human Development per condividere ricercatori e ricerche sui temi dei big data, dell’information technology, dell’intelligenza artificiale, della cybernetica.
L’ambasciatore Li Junhua ha apprezzato le grandi potenzialità di Bologna e dell’intera regione proprio sui progetti di ricerca fin qui sviluppati, supportati dal ruolo e dalla capacità delle Università emiliano-romagnole. Ha definito ottima la scelta delle collaborazioni con le province del Guangdong e Shandong, definite come regioni dotate delle maggiori prospettive di sviluppo”.
L’ambasciatore cinese ha infine confermato la disponibilità del proprio Paese a supportare futuri programmi e progetti fra Emilia-Romagna e Cina.