Importante sequestro di piante di cannabis da parte della polizia locale del Corpo Unico dell’Unione Terre di Castelli. Sette piante, ciascuna alta più di due metri, e quasi tre etti di foglie già essiccate, è il bilancio complessivo di questa operazione.
Tutto è avvenuto nella mattinata di mercoledì scorso. Durante un pattugliamento a piedi da parte di due agenti nei parchi della città, a un certo punto uno dei due nota che sul balcone di un condominio che si affaccia sul parco di via Cavedoni c’era una vegetazione molto florida di piante “sospette”. E’ quindi scattata la perquisizione di questo appartamento, all’interno del quale sono state trovate appunto 7 piante di cannabis sul balcone, ciascuna alta più di due metri, oltre a un quantitativo di 284 grammi di foglie di cannabis essiccate, ormai pronte per essere immesse sul mercato. Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro immediato di tutto ciò che hanno trovato e alla denuncia presso l’autorità giudiziaria del residente in questo appartamento e proprietario delle piante, che non ha opposto resistenza quando gli agenti hanno bussato alla sua porta: M.R., 65 anni, vignolese, senza precedenti penali a suo carico.
In particolare, M.R. è stato denunciato per detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’articolo 73 del DPR 390 del 1990. La merce sequestrata è ora a Vignola presso il Comando del Corpo Unico, in attesa di essere distrutta dopo le analisi sulla quantità di principio attivo THC che saranno eseguite dall’Istituto di Medicina Legale di Modena.
“Mi congratulo con il Corpo Unico di Polizia Locale – commenta Simone Pelloni, sindaco di Vignola e assessore alla sicurezza dell’Unione – per la brillante operazione portata a termine. Questo episodio testimonia una volta di più quanto sia importante continuare a presidiare il nostro territorio con controlli frequenti e puntuali in diverse zone del territorio. Proprio per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, tra l’altro, stiamo pianficando diverse altre azioni, a partire dall’intensificarsi dei controlli sui luoghi più frequentati dai giovani in occasione della riapertura delle scuole”.