Il CIGS – Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti di Unimore ha un nuovo direttore. È il dott. Andrea Tombesi a raccogliere il testimone ceduto dal dott. Massimo Tonelli, alla conclusione di un piano di sviluppo iniziato formalmente nel 2015.
Il CIGS in tutti questi anni si è andato caratterizzando come il più importante centro di strumentazione scientifica a livello territoriale per la sua capacità di offrire ai ricercatori di Unimore, e non solo, la disponibilità di apparecchiature all’avanguardia in grado di soddisfare le esigenze di ricerca più specifiche e complesse, dando così la possibilità di accedere a bandi di ricerca nazionali e internazionali e di allacciare relazioni con aziende o altri enti di ricerca.
L’ultimo piano di sviluppo, conclusosi a inizio di quest’anno, ha portato all’acquisizione di tre nuovi strumenti (un microscopio confocale, uno spettrometro di massa e un microscopio elettronico) per esigenze che spaziano dall’ambito biomedico alle scienze dei materiali e che hanno richiesto un investimento di circa 2.100.000 euro, dei quali 800mila euro erogati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il resto facendo ricorso a risorse proprie dall’Ateneo. La quota di Ateneo, pari a 1.300.000 euro, mette insieme 700mila euro finanziati dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo e 600mila euro che il CIGS ha ricavato da utenti per l’utilizzo degli strumenti e dall’esecuzione di analisi in conto terzi.
“A fine marzo 2019 – commenta l’ex direttore Massimo Tonelli – è terminato il piano di sviluppo del CIGS iniziato nel 2015. Il microscopio laser confocale e lo spettrometro di massa, installati rispettivamente a febbraio e luglio 2018, sono già pienamente operativi e a disposizione degli utenti del Centro. Per quanto riguarda il microscopio elettronico a trasmissione, siamo nella fase di “familiarizzazione” che coinvolge i tecnici del CIGS, fase preliminare all’utilizzo da parte dei ricercatore dell’Ateneo.
“Si è trattato di un piano di sviluppo particolarmente importante dal punto di vista finanziario – conclude il direttore del CIGS Andrea Tombesi – ma che darà un impulso positivo alle ricerche svolte nell’Ateneo, così come ai rapporti con aziende esterne, e che permetterà al CIGS di mantenersi come riferimento a livello nazionale nell’ambito dei laboratori multidisciplinari”.
Il microscopio confocale è uno strumento con vaste applicazioni in campo biologico in quanto consente di studiare le cellule ed il loro comportamento in vivo. I principali campi di interesse sono la Nanomedicina, Drug delivery and targeting, Biologia comparata, Cancer Biomarker Detection, Biologia evoluzionistica, Neuroscienze, Elettrofisiologia in vivo, Terapia Genica e indagini biomateriali. Il microscopio appena acquisito costituisce parte fondamentale del sistema di bio-imaging del CIGS e, grazie ad una proficua sinergia con il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, é stato implementato con un sistema di Superrisoluzione ed affiancato da un nuovo microscopio confocale resonant ad alta velocitá
Lo spettrometro di massa può essere applicato in vari campi, quali metabolomica, studio di molecole di interesse farmacologico in matrici complesse, come microdializzati cerebrali, plasma e estratti tissutali, analisi di composti di origine naturale in estratti vegetali e indagini su composti sintetici di interesse industriale. Il microscopio elettronico in trasmissione presenta diverse modalità operative utili per l’analisi di campioni nell’ambito della Scienza dei Materiali. Può essere impiegato nello studio dei materiali per l’elettronica e l’ingegneria, con particolare riferimento alla caratterizzazione delle loro proprietà su scala nanometrica, ma anche per l’osservazione ultrastrutturale di preparati biologici, così come per l’analisi di campioni cristallini e polveri.
CIGS
Istituita nel 1974, originariamente come semplice laboratorio di spettrometria di massa avente sede presso il Dipartimento di Chimica a Modena, la struttura nel tempo, dopo il suo trasferimento al piano terra del Dipartimento di Fisica, si è andata progressivamente ad ampliare fino a disporre oggi di ben 22 laboratori scientifici, modernamente attrezzati, che abbracciano una vasta gamma di tematiche analitiche quali: microscopia elettronica, risonanza magnetica, spettroscopia infrarossa e raman, microscopia ottica e confocale, spettrometria di massa e diffrazione a raggi X. Il Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti, che ha sede nel Campus universitario di via Campi, a Modena, occupa una porzione di 720 mq di superficie.
Andrea Tombesi
Laureato presso l’Università di Modena in Fisica, è entrato in servizio presso il Dipartimento di Fisica nel febbraio 1986 e si è trasferito al Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti (C.I.G.S.) nel marzo 1990. E’ stato responsabile presso il CIGS del settore Spettroscopie e Microscopie Ottiche e Elaborazioni di Immagini e dei servizi informatici del C.I.G.S.; Vice direttore del C.I.G.S per il triennio 2005/2008 e 2016/2018; Direttore del C.I.G.S per il periodo 2008-2016.