Tutto esaurito al convegno dal titolo “Maria Montessori e le neuroscienze” che avuto luogo sabato della scorsa settimana a Modena. Oltre 300 persone hanno affollato l’auditorium del centro famiglia di Nazareth. Grande entusiasmo e partecipazione di insegnanti e genitori, che confermano il concreto interesse della comunità modenese verso il Metodo Montessori.
Sono intervenuti il vice sindaco Gianpietro Cavazza, il presidente di Domusassistenza società cooperativa sociale Gaetano De Vinco, il neuroscienziato Prof. Leonardo Fogassi, il docente universitario Prof. Raniero Regni, le insegnanti Annalisa Schirato e Mara Conforto.
Il Prof. Leonardo Fogassi ha spiegato che gli studi sulla plasticità del cervello dimostrano che il metodo educativo montessoriano basato sul movimento è adatto allo sviluppo fisiologico del cervello del bambino. Grazie anche a queste conferme neuoscientifiche, tanti genitori e insegnanti si sono convinti che l’approccio Montessori sia la risposta alle esigenze di crescita del bambino. Tematiche quali integrazione culturale, disabilità, bullismo, sono gestite grazie a questo approccio.
Negli ultimi 2 anni numerose città d’Italia hanno avviato sezioni montessoriane dall’infanzia alle medie. Ora è il momento di Modena. Grazie a Domusassistenza società cooperativa sociale sono attive a Modena 2 scuole di infanzia montessoriane. Per poter continuare il percorso di studi secondo questo metodo, l’Aps Scuola Amica dei Bambini ha promosso una raccolta firme ed in meno di 2 mesi sono state raccolte più di 100 firme di genitori che chiedono l’attivazione di una sezione di primaria Montessori all’interno della scuola pubblica nel Comune di Modena.
Ampiamente diffuso in tutto il mondo, il Metodo Montessori consiste nell’offrire un aiuto alla vita, nel garantire al bambino le condizioni ambientali, gli strumenti affinché possa esprimere se stesso liberamente, con i propri tempi, per poter individuare il proprio posto nel mondo.