Nella mattinata di oggi l’assessore alla sanità della Regione Emilia-Romagna, accompagnato dal sindaco di Mirandola e dall’assessore regionale alla ricostruzione, ha visitato l’Ospedale Santa Maria Bianca per incontrare i professionisti sanitari che vi lavorano.
Un incontro partecipato, occasione di ascolto rispetto alle diverse attività realizzate negli ultimi anni, con eccellenze che hanno reso l’Ospedale un punto di riferimento per il territorio e i suoi cittadini. A partire dal Punto Nascita, con l’incremento raggiunto lo scorso anno nella percentuale di donne mirandolesi che lo scelgono per il parto, salite al 70% circa, e con numeri che ‘tengono’ anche di fronte all’importante calo della natalità nel nostro Paese. Un obiettivo raggiunto grazie al costante coinvolgimento del personale sanitario di Mirandola, sostenuto dalla Direzione aziendale, che lo stesso assessore – nel visitare la struttura – ha voluto ringraziare, ribadendo al tempo stesso l’impegno e il pieno sostegno della Regione per consolidare i risultati ottenuti, a partire dal mantenimento dell’apertura in deroga.
Alla visita di oggi ne seguiranno presto altre, nei prossimi mesi, per dare seguito alle sollecitazioni e proposte che sono giunte alla Regione attraverso i numerosi incontri con i professionisti dei diversi reparti e i tanti soggetti che operano nella sanità modenese. Tra gli altri punti d’eccellenza verso i quali è stato ribadito il sostegno regionale per fidelizzare ancora di più i cittadini c’è la rete oncologica, che potrà vedere in Mirandola un riferimento per il percorso sul tumore al polmone grazie la presenza di una efficiente pneumologia e radiologia; poi il laboratorio analisi, che sulla citologia urinaria ambisce a diventare un riferimento per l’intera provincia, e il forte potenziamento del Santa Maria Bianca, senza dimenticare il lavoro già svolto per la ristrutturazione degli edifici sanitari dopo il terremoto del 2012. Quasi 25 milioni di euro l’investimento su Mirandola negli ultimi sei anni, e ora i cantieri di Ospedale di Comunità e Casa della Salute.
Al centro dell’incontro anche ciò che dovrà essere migliorato, come la mancanza di un’area di assistenza intermedia per i pazienti del Pronto soccorso che, pur garantendo un tempo di presa in carico tra i più rapidi in provincia, richiede la riduzione dei tempi di attesa per il ricovero; e ancora, il rafforzamento del triage sempre del Pronto soccorso.
Dal canto suo, il sindaco ha rinnovato l’impegno dell’Amministrazione ad ottenere innanzitutto quantità e qualità nel personale sanitario, per dare ai cittadini servizi sempre migliori e permettere all’ospedale Santa Maria Bianca di mantenere i livelli raggiunti dall’Azienda USL negli ultimi anni. Affinché questo punto di riferimento per Mirandola lo diventi sempre di più per l’intero territorio provinciale.