“I responsabili di questo scempio vanno identificati e puniti. Non possiamo accettare che Modena e il suo centro storico siano lasciati in ostaggio di persone che hanno un solo obiettivo: quello di imbrattare, rovinare e protestare contro non si sa che cosa. E in mezzo, come capita troppo spesso, ci finiscono commercianti che si trovano le vetrine rovinate o che, peggio, sono costretti a barricarsi dentro i propri negozi in preda alla paura. Gli anarchici che hanno compiuto questo vanno messi di fronte alle proprie responsabilità”.
Cinzia Ligabue, presidente Licom (i commercianti aderenti a Lapam Confartigianato) ed esercente del centro storico, non usa mezze misure: “Condanniamo con forza quello che è successo a Modena il 25 aprile, quel corteo rappresenta una ferita per la città e non possiamo tollerare che ci siano persone che compiono gesti violenti certi dell’impunità. Non può e non deve essere così. Chiediamo agli enti preposti di intervenire. La responsabilità è sempre individuale e dunque l’attesa è che chi ha compiuto gesti punibili venga effettivamente punito, anche perché si tratta di poche persone. Modena – prosegue la presidente Licom – non è una città che può ‘abituarsi’ a questo e i commercianti del centro storico non possono essere messi alla mercè di questo genere di eventi. Inoltre bisognerebbe evitare di fare manifestazioni di questo tipo in centro storico”. Ligabue chiude: “In vista di eventi quali il ‘motor valley fest’ Modena dovrà farsi trovare pronta e in ordine. Fortunatamente volontari sono già all’opera per ripulire e ritinteggiare”.