Grande partecipazione e commozione domenica mattina a Bagnolo in Piano e nella frazione di San Michele della Fossa, per le celebrazioni del 74° anniversario degli eccidi perpetrati nel 1945 sotto il Torrazzo e presso il cimitero di San Michele. Episodi ancora estremamente vivi nella memoria collettiva del paese, tanto che tutta la comunità bagnolese si è fermata per onorare la memoria dei caduti.
La giornata ha preso il via con la visita al cippo memoriale di San Michele, presente una delegazione e i Gonfaloni del Comune di La Spezia, che ha visto cadere, proprio in questo luogo sotto il fuoco tedesco, alcuni suoi cittadini innocenti.
La commemorazione ha poi raggiunto il culmine con le cerimonie ai piedi del Torrazzo, sul Luogo della Memoria, dove è stata deposta una corona d’alloro, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari del paese, oltre ai Gonfaloni di vari Comuni del territorio, e quelli delle associazioni partigiane Anpi e Alpi-Apc. Il Parroco di Bagnolo, don Guerrino Franzoni, ha impartito la benedizione al memoriale.
Toccanti e carichi di significato i discorsi della Sindaca di Bagnolo Paola Casali, della Vicepresidente della Provincia Ilenia Malavasi e del Presidente provinciale Alpi-Apc Elio Ivo Sassi. Discorsi che hanno ripercorso la vicenda storica di quei giorni e del terribile periodo bellico, ma hanno anche rimarcato l’attualità estrema dei valori per cui si lottò allora, poi confluiti nella Costituzione Italiana: democrazia, solidarietà, attenzione ai diritti civili, desiderio di pace.
Alle cerimonie istituzionali ha fatto seguito la rievocazione storica a cura della Compagnia MaMiMò, che ha emozionato e commosso il pubblico presente, davvero numeroso e coinvolto in tutte le fasi della giornata di celebrazioni. “Ritrovarci in questa occasione rappresenta davvero un momento importante – afferma Paola Casali – affinchè il sangue versato allora non sia vano, ma continui invece a essere la linfa dei nostri valori e del nostro vivere civile, non solo oggi, ma ogni giorno”.
La strage del Torrazzo avvenne il 14 febbraio 1945. Bagnolo in Piano era un’area di fervida attività partigiana: il 10 febbraio due bersaglieri dell’esercito repubblichino erano stati uccisi in uno scontro a fuoco con esponenti della Resistenza locale. All’alba del 14 febbraio alcuni reparti della Brigata Nera di Reggio arrivarono in paese con l’obbiettivo di compiere una rappresaglia esemplare nei confronti della popolazione civile. Vennero prelevati dalle loro case nove esponenti storici dell’antifascismo e della resistenza locale assieme al Commissario Prefettizio Carboni, reggente dell’amministrazione comunale. I dieci prigionieri vennero portati nella piazza del paese, allineati sotto il Torrazzo e giustiziati. Le vittime furono Aristide Carboni “Spento”; Carlo Formentini “Nino”; Oreste Gibertoni “Dante”; Otello Gibertoni “Nilo”; Evres Lazzaretti “Ottaviano”; Primo Malaguti “Bucov”; Emilio Mattioli “Gianni”; Arnaldo Storchi “Walter”; Licinio Tedeschi “Eros”; Imerio Tondelli “Eros”. L’eccidio di San Michele della Fossa è avvenuto invece il 3 marzo 1945: otto partigiani detenuti nel carcere di Reggio nell’Emilia, in seguito alla morte di quattro militari tedeschi avvenuta nei giorni precedenti per mano dei partigiani, vennero prelevati dalle celle, trasferiti nella piccola frazione bagnolese, allineati davanti al muro del cimitero e fucilati. Si trattava di Luigi Brandolisio di Varese Ligure (SP); Annibale Bruschi di Rottofreno (PC); Renato Corradini di La Spezia; Angelo Grassi di Castel San Giovanni (PC); Elio Sesenna di Fiorenzuola d’Arda (PC); Guido Signorelli di Rio Saliceto e Ottorino Vecchi di Scandiano. Uno dei caduti non fu invece mai identificato.