“Scelta opportuna ed adeguata.” Così Confesercenti Modena, rispetto allo stop inferto alle sale slot machine, che non possono trovarsi a meno di 500 metri da luoghi sensibili, quali: chiese, centri sociali, ospedali, scuole, etc..
“Notizie, per altro confermate dalle dichiarazioni dell’assessore regionale Corsini, con un rinvio al 2022, quando cioè scadranno le concessioni per il loro utilizzo per bar e altri locali. Scelta che ci sentiamo di condividere, perché tiene conto della complessità del settore (tabaccherie e pubblici esercizi) e dell’esigenza di non introdurre forti elementi di penalizzazione per gli esercenti che si troverebbero di punto in bianco, a dover rinunciare a quote importanti di incasso, in una fase, per altro caratterizzata da un calo consistente dei consumi.”
“Ciò, però non diminuisce il nostro impegno a favorire la dismissione volontaria delle slot machine, all’interno dei locali e ad indurli ad aderire al marchio slot free. A proposito, abbiamo chiesto di reiterare il bando che prevede stanziamenti a favore di locali che intendono adibire spazi interni a forme diverse di intrattenimento che non sia il gioco d’azzardo, con richiesta di rimodulazione della TARI.”
“Riteniamo – conclude Confesercenti – in linea generale che, l’eccesso di rigore a discapito della necessaria attività di formazione e acculturazione anche nei confronti delle attività economiche sui gli effetti prodotti dalla ludopatia nella nostra società, sia alla lunga poco efficiente, col rischio di favorire fenomeni clandestini ed abusivi.”