Umani 100%: la terza edizione del Festival della migrazione di Modena mette al centro l’inclusione e l’integrazione. Per tre giorni, da venerdì 9 a domenica 11 novembre, sotto la Ghirlandina si susseguiranno incontri, seminari, spettacoli, mostre, film, libri e, tra le novità dell’edizione 2018, il ‘Pranzo dei popoli’.
Romano Prodi, il card. Francesco Montenegro, Carlotta Sami, Ilvo Diamanti, mons. Matteo Zuppi, Claudia Lodesani, Paolo Ruffini, mons. Giancarlo Perego, Elisabetta Soglio, mons. Erio Castellucci, Matteo Marani sono solo alcuni dei protagonisti della tre giorni che intende far incontrare e riflettere culture e persone.
Don Giovanni De Robertis, Direttore Generale della Fondazione Migrantes della Cei, spiega: “Credo che la sfida delle migrazioni oggi non riguardi tanto l’accoglienza ma la capacità di costruire un paese dove le diversità, la presenza di persone di paesi, culture e religioni diverse, sappiano comporsi in una realtà più ricca. Per troppo tempo forse abbiamo pensato che era sufficiente salvare chi annegava (e purtroppo continua anche oggi ad annegare nell’indifferenza di tanti!) in mare e portarlo in qualche porto italiano. Invece questo è solo il primo passo. La vera sfida è, come ci ha ricordato papa Francesco, proteggere, promuovere, integrare. Senza queste azioni – conclude il direttore Migrantes – non c’è vera accoglienza, anzi questa può essere addirittura controproducente”.
Luca Barbari, presidente di Porta Aperta, associazione promotrice insieme a Fondazione Migrantes, Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e IntegriaMo, fa eco alle parole di don De Robertis: “Il Festival della migrazione cresce e vuole diventare grande con un’idea molto definita: quella di superare la fase emergenziale e puntare sull’inclusione delle persone che hanno trovato accoglienza e prospettive nel nostro Paese. Il tema del ‘diritto al viaggio – partire, arrivare, restare’, che ci accompagna, si focalizza dunque sul restare coniugando diritti e doveri.
Vogliamo dire in questi giorni che è determinante che l’Europa torni ad avere una voce chiara e netta sui propri valori fondanti e intendiamo far risuonare le parole, queste sì chiarissime, di Papa Francesco che ci spingono a proseguire il cammino sulla strada dell’inclusione delle persone che arrivano nel nostro Paese. Tenendo presente – conclude Barbari – che è anche indispensabile consentire l’arrivo in Italia in modo regolare”.
Venerdì 9 novembre 2018
La prima giornata del Festival della migrazione sarà inaugurata dal dibattito “L’inclusione nella città. I media nella rete della migrazione”. In apertura sono previsti i saluti delle istituzioni: il Prefetto di Modena, Patrizia Paba, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, l’arcivescovo di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Paolo Cavicchioli, il direttore generale di Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis. Interverranno poi mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione vaticana, Marino Sinibaldi, giornalista Rai Radio 3, Vincenzo Morgante, direttore Tv 2000 e Giovanni Rossi, presidente Odg Emilia-Romagna.
A seguire, “Parole, corpi e diritto” con Gianfrancesco Zanetti e Thomas Casadei del CRID – Unimore, Francisco Javier Ansuátegui Roig dell’Istituto “Bartolomé de las Casas” – Università Carlos III di Madrid e Baldassarre Pastore dell’Università di Ferrara.
Nel pomeriggio “Diritti clandestini. La criminalizzazione del viaggio e del migrante” con Gabriele Terranova, della Camera penale di Prato e Nazzarena Zorzella, della Camera penale di Bologna e membro Asgi e “Città e mondo: l’accoglienza e il sistema SPRAR. Un dialogo su buone prassi e cooperazione tra amministrazioni e associazionismo” con l’introduzione di Daniela Di Capua, direttrice del Servizio centrale dello Sprar e gli interventi di Donatella Loprieno dell’Università della Calabria, Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano e Gianluca Borchi, amministratore Unico di Asp Bologna.
La serata sarà all’insegna dei documentari. Si parte con il documentario Strange Fish di Giulia Bertoluzzi, si prosegue con Mum I’m sorry, cortometraggio di Martina Melilli vincitore di ArteVisione 2017, terzo e ultimo documentario Iuventa di Michele Cinque: il regista ha seguito per oltre un anno i protagonisti della ONG tedesca Jugend Rettet.
Sabato 10 novembre 2018
Sarà lo sport ad aprire la giornata con l’incontro “Lo sport insegna. Lo spogliatoio come modello di inclusione”. Tra i protagonisti, Matteo Marani, giornalista e autore di “Dallo scudetto ad Auschwitz”, libro sulla vita di Arpad Weisz,, Maurizio Boschini, autore di “Pugni chiusi”, spettacolo sulle Olimpiadi di Città del Messico del 1968 e Catia Pedrini, presidente Modena Volley.
A seguire il “Pranzo dei popoli: conoscere una cultura attraverso il cibo e non solo”.
Nel pomeriggio “Italia-Mondo, dialogo sui nostri destini” con Stefano Proverbio e Roberto Lancellotti, autori di “Dialogo sull’immigrazione”, Carlotta Sami, portavoce UNHCR e Claudia Lodesani, presidente di Medici Senza Frontiere Italia.
Alle 18 la parola ai giornalisti con Marco Damilano, direttore de l’Espresso, Vito D’Ettorre, giornalista di TV2000 autore di un docufilm sui corridoi umanitari e Annalisa Camilli di Internazionale, giornalista che ha seguito i naufragi balzati alle cronache nell’estate scorsa.
Sabato sera “La sfida della migrazione” con Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli nonché presidente onorario del Comitato scientifico del Festival della migrazione e il politologo, sociologo e saggista Ilvo Diamanti. Ad aprire e chiudere la serata mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mentre la chiusura sarà curata dal senatore Edoardo Patriarca.
Domenica 11 novembre 2018
La terza e ultima giornata del Festival della migrazione si apre in Duomo con la celebrazione della Santa messa da parte del cardinal Montenegro. Nel pomeriggio “Il contributo delle religioni nella concordia della città”. Dialogheranno tra loro il cardinale Francesco Montenegro, presidente della Caritas italiana e vescovo di Agrigento, Yassin Lafram, presidente Ucoii – Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Benia-mino Goldstein, rabbino capo di Modena e Reggio Emilia. Modera questo confronto Elisabetta Soglio, direttrice di Buone Notizie. Saranno proiettate in anteprima parti del docufilm “I nostri” del regista Marco Santarelli, pluripremiato autore di Dastur, Lettera al Presidente e Milleunanotte.
Alle 18.30 al Laboratorio Aperto ex Centrale AEM Modena “Il violino del Titanic. Ovvero non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti” a cura di Cantieri Meticci per la regia e drammaturgia di Pietro Floridia.
Il Festival della migrazione è promosso da Porta Aperta, Fondazione Migrantes, Crid del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e IntegriaMo, con il patrocinio di Università di Modena e Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena e il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Unipolis, Bper Banca, Conad, Menù e Coop Alleanza 3.0.
Sono ben 50 gli aderenti, tra enti locali, mondo accademico e sindacale, realtà ecclesiali e religiose, associazioni.