La Romagna del vino si interroga, studia e analizza le opportunità di sviluppo sui mercati esteri, partendo dai dati che mostrano un incremento dell’export pari al 1,3% nel primo semestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Se ne parlerà lunedì 12 novembre a Forlì all’evento “Wine Marketing 2018″(Sala BCC via Bruni 4, alle ore 16.30), organizzato dalla Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini in collaborazione con Nomisma, Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna, Consorzio dei vini di Romagna, Strada dei vini e dei sapori dei colli di Forlì e Cesena e Banca Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese.
La presentazione del volume Wine Marketing 2018 di Nomisma Wine Monitorsu scenari, mercati internazionali e competitività del vino italiano, sarà a cura di Denis Pantini, responsabile Agroalimentare del Centro studi bolognese, dopo l’introduzione del presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini, Carlo Carli e le relazioni di Secondo Ricci, presidente BCC ravennate, forlivese e imolese; Pierluigi Sciolette, presidente Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna e Lorenzo Angelini, presidente Strada dei vini e dei sapori dei colli di Forlì e Cesena.
Alle ore 18.00 avrà inizio la tavola rotonda “Export vini della Romagna #territorio #osare #investire”, moderata dalla giornalista e sommelier Master class, Adua Villa, che dialogherà con imprenditori e gruppi cooperativi di successo: Simon Pietro Felice (Caviro); Federico Facciani (La Castellana);Alfeo Martini (Poderi dal Nespoli); Maximilian Girardi (Tenuta Diavoletto) ed Enrico Drei Donà (Drei Donà Tenuta La Palazza). Al talk parteciperanno anche Giordano Zinzani, presidente del Consorzio dei vini di Romagna e Alberto Mazzoni, vicepresidente Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini oltre a Denis Pantini e Pierluigi Sciolette.
«La filiera del vino in Romagna lavora bene e si vede dai risultati, ma – sottolinea Confagricoltura Emilia Romagna – occorre rafforzare la rete del business attraverso una maggior valorizzazione del territorio, investendo soprattutto nella qualità e nel marketing del prodotto».