Nell’ambito dell’operazione denominata “Setaccio” condotta dalla Questura di Reggio Emilia, i controlli e i provvedimenti amministrativi e giudiziari sono stati molteplici.
Nei giorni seguenti le operazioni di controllo e monitoraggio delle zone a rischio della città è proseguito in modo costante e nella giornata di martedì 9 ottobre ha portato all’identificazione e alla segnalazione/arresto di 7 cittadini romeni resisi protagonisti di una rissa in pieno giorno.
Tutto comincia alle 19.40 quando in via Turri, limitrofa al piazzale est della stazione ferroviaria centrale di Reggio Emilia, nei pressi del deposito biciclette, la Polizia di Stato interviene mentre due distinte fazioni di etnia rom, presumibilmente per motivi riconducibili alla disputa per fruire di giacigli di fortuna, si fronteggiano dando corso ad una violenta rissa.
L’intervento immediato di una pattuglia della Polizia Ferroviaria, una pattuglia della Squadra Volante e del personale della Squadra Mobile ha posto fine allo scontro, riuscendo a bloccare e identificare tutti i sette contendenti.
In particolare sono stati arrestati in flagranza tre soggetti per il reato di rissa aggravata in concorso: C.I. donna classe 1968, C.E. classe 1971 e C.E. classe 1987 – quest’ultimo accusato anche di tentato omicidio -. Un quarto, B. N. classe 1983, è stato soccorso in quanto ferito in modo grave da arma da punta e da taglio alla schiena e a sua volta deferito all’Autorità Giudiziaria per il medesimo titolo di reato.
Grazie a serrate indagini, poche ore dopo sono stati individuati ed identificati gli ultimi tre concorrenti nel reato, tre donne, C.M., classe 1957; C.N., classe 1971 e C.M., classe 1967, le quali, in seguito al deferimento in stato di libertà, sono state gravate dall’obbligo di dimora e di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
Le tre donne tuttavia si sono rese di fatto irreperibili e sono stati pertanto predisposti servizi mirati con impiego di personale sia in divisa che in abiti civili, al fine di rintracciarle. Il 26 ottobre sono state finalmente individuate: una mentre transitava sul primo marciapiede della stazione, l’altra nel sottopasso pedonale centrale di scalo e l’ultima, in serata, nel piazzale est.
Accompagnate presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria, alle tre cittadine romene è stato notificato l’atto restrittivo, perfezionando e dando corso in tal modo alla misura cautelare.