Cari lettori, non possiamo non raccontarvi la storia di Zampina, un gatto morto perchè colpito da una rosa di pallini sparati da un cacciatore. A darci i dettagli è Martina:
“Ieri tardo pomeriggio torno a casa, in Via Ghiarola a Formigine, e vedo il compagno di mia mamma e il mio vicino che mi fanno cenno di avvicinarmi, poco oltre il mio cortile. Mi riferiscono che il nipote del vicino, che si recava appunto da lui, aveva notato un gatto bianco e nero. Troviamo il corpo di Zampina intorno alle 17.30, ancora caldo e a meno di 100 metri dall’abitato. Circa una ora prima era stato visto un cacciatore, nei campi adiacenti alla zona abitata, poi il vicino ha sentito uno sparo.
Dopo il ritrovamento portiamo il corpo del gatto alla clinica S.Bartolomeo a Corlo, dove fanno una lastra e confermano l’ipotesi del colpo d’arma da fuoco: la lastra riporta la presenza di oltre un centinaio di pallini ed il fatto che siano tanti e concentrati fa pensare ad un colpo a distanza ravvicinata. La veterinaria mi stila le carte necessarie alla denuncia che abbiamo provveduto a sporgere presso la locale caserma dei carabinieri, che oltre a registrarla ci hanno consigliato di rivolgerci ai guardiacaccia per avere un recapito da chiamare quando notiamo cacciatori in zona vietata.
Abitiamo lì da quasi 7 anni e da sempre abbiamo visto cacciatori nelle zone limitrofe alle abitazioni; quando è capitato che abbiamo chiesto si allontanassero dalla zona abitata le risposte sono state volgari e maleducate.
Provvederemo a fare il possibile perché la zona venga quantomeno controllata perché non rispettano minimamente le regole di sicurezza”.
Questa è la storia che ci è stata raccontata e che vi abbiamo voluto riportare. Nel 2018 abbiamo cacciatori a ridosso delle case in zone molto popolate e nessuno sembra preoccuparsene.
Lasciamo a voi ogni possibile commento.