L’aver invitato un ragazzo ad usare con sua sorella un linguaggio meno scurrile è stata la causa scatenante che ha visto un 25enne di Quattro Castella, sferrare un pugno in faccia a colui che l’aveva “sgridato” causandogli la frattura della mandibola. Una controversia che ha visto il malcapitato 22enne vittima dell’aggressione, finire in ospedale dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 30 giorni. Per questo motivo i carabinieri della locale Stazione, a cui il giovane con referto e fotografia dell’aggressore alla mano, si è presentato formalizzandola denuncia, a conclusione delle indagini hanno identificato il responsabile. Si tratta, appunto, di un 25enne abitante a Quattro Castella che i carabinieri del suo paese hanno denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di lesioni personali.
E’ successo lo scorso mese di settembre. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la vittima, un 22enne di Reggio Emilia, si era recato nella frazione Montecavolo di Quattro Castella per incontrare alcuni suoi amici. All’arrivo notava sua sorella intenta a parlare con un altro ragazzo che avvicinava invitandolo ad usare un linguaggio meno “scurrile” rispetto a quello che aveva sentito. Quindi si allontanava tornando dai suoi amici. Il ragazzo che aveva richiamato, probabilmente risentito a sua volta, lo avvicinava sferrandogli un pugno alla mandibola. Quindi si allontanava con la vittima che tornata a casa ed avvertendo un forte dolore ricorreva alle cure mediche presso l’ospedale di Reggio Emilia dove gli veniva riscontrata la frattura della mandibola con una prognosi di guarigione di 30 giorni. Grazie ad alcuni suoi amici che conoscevano di nome l’aggressore, la vittima dall’analisi del social network risaliva ad un profilo la cui foto corrispondeva a quella di colui che gli aveva sferrato un pugno al volto. Referto medico e foto alla mano del suo aggressore, il giovane si presentava ai carabinieri di Quattro Castella formalizzando la denuncia. I militari grazie anche alla foto e a concordanti testimonianze che avevano assistito all’aggressione risalivano all’odierno indagato che in apposita seduta di individuazione fotografica veniva riconosciuto dalla vittima. Alla luce dei fatti e di quanto accertato il 25enne veniva quindi denunciato alla Procura reggiana per il reato di lesioni personali.