Scuola, Università, Azienda Sanitaria, Azienda Ospedaliera e Comune insieme per la promozione della salute e la prevenzione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione copernicana che avrà effetti importanti sulla efficacia delle politiche di prevenzione rivolte alla popolazione bolognese.
Oggi, 27 settembre, infatti, Giuliano Barigazzi, Assessore alla Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna, Antonella Messori, Direttore generale del Policlinico S.Orsola-Malpighi, Giovanni Schiavone, Dirigente dell’Ufficio V – Ambito Territoriale di Bologna dell’Ufficio Scolastico Regionale per L’Emilia-Romagna, Francesco Ubertini, Rettore dell’Università di Bologna, hanno firmato il protocollo con il quale viene istituito il Tavolo Prevenzione e Promozione della Salute.
Nel corso dei lavori che hanno portato alla istituzione del tavolo, sono stati mappati, fino al 2017 nell’area metropolitana bolognese, circa 300 progetti di promozione della salute, che hanno coinvolto decine di migliaia di cittadini, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro. Il primo dei risultati consisterà nel valorizzare i singoli progetti, metterli a sistema, evitare duplicazioni e dispersioni, condividere risorse e aumentare quindi l’offerta.
Mettere insieme mondo della scuola, mondo della sanità e mondo della ricerca, d’altra parte, consentirà di aumentare di molto sia la qualità delle attività di promozione della salute sia la capacità di leggere i bisogni e di interagire con i destinatari dell’offerta, in molti casi giovani o insegnanti.
Altro effetto importante di questo nuovo approccio: maggiore capacità di attrazione di fonti di finanziamento nazionali ed europee, sempre più legate a progetti interistituzionali.
Anche la logica di pianificazione è destinata a cambiare: oggi la promozione della salute è spesso legata alla capacità delle associazioni o dei professionisti di portare all’attenzione pubblica un determinato tema. Compito del gruppo di lavoro sarà analizzare linee guida e trend internazionali, verificarli sulla realtà bolognese e indicare le questioni prioritarie sulle quali lavorare, indipendentemente dalla capacità di influenza dei singoli soggetti o da percezioni legate a volte a fatti di cronaca che non hanno grande impatto reale sulla salute pubblica. Questo potrà, inoltre, influenzare e favorire filoni di ricerca che insistono sulle tematiche di prevenzione e promozione della salute.
L’istituzione di questo tavolo interistituzionale si inserisce a pieno titolo nel ridisegno in corso della sanità bolognese non solo dal punto di vista della collaborazione messa a sistema tra le diverse aziende, ma anche dal punto di vista della partecipazione: sono previsti, infatti, momenti di ascolto, confronto e in particolar modo di collaborazione sia con le associazioni sia con i singoli cittadini.
Il tavolo ha, in realtà, già cominciato a lavorare, e il primo risultato è un calendario di iniziative condivise che coprirà i prossimi dodici mesi: si comincia il 13 ottobre ai Giardini Margherita con “Datti una mossa!”, iniziativa di sensibilizzazione ormai storica, rivolta a tutti, per poi passare a due momenti che porteranno Bologna a diventare capitale prima nazionale e poi europea della promozione della salute: a novembre, a Palazzo Pepoli, si terrà il convegno nazionale della Rete Italiana Città Sane – OMS destinato soprattutto a professionisti e amministratori, mentre a febbraio 2019 si terrà la “3 giorni del welfare”, un forum internazionale nel quale, insieme ai maggiori esperti europei, si farà il punto sulla direzione che stanno prendendo le politiche di welfare nel terzo millennio.