Comunicare l’Oncologia attraverso i media: il difficile rapporto fra oncologi e giornalisti. Questo è il titolo dell’interessante corso organizzato giovedì 27 e venerdì 28 settembre dalla Struttura Complessa di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Stefano Cascinu. Il corso – destinato ai medici e ai medici in formazione in Ematologia, Oncologia, Radioterapia, Anatomia Patologica – si svolge nell’aula al III piano del Padiglione Beccaria, e ha lo scopo di fornire ai professionisti la “cassetta degli attrezzi” del giornalismo, in modo da metterli in condizione di saper comunicare correttamente con i media.
“Le Fake News in medicina – spiega il prof. Stefano Cascinu, co-responsabile scientifico del corso – sono un problema grave perché colpiscono la sensibilità dei pazienti e dei loro famigliari, creando a volte false speranze oppure mettendo in discussione terapie che, invece, sono efficaci. Non bisogna scherzare con la malattia. I medici e le istituzioni sanitarie pubbliche hanno il dovere di diventare una voce autorevole che fornisca la corretta chiave di lettura delle notizie di salute. Per ottenere questo risultato, occorre un’alleanza con il mondo dell’informazione. Questo corso vuole creare proprio un ponte tra due mondi a volte lontani”.
Si comincia alle 14,00 di giovedì 27 settembre. Il primo argomento di discussione sarà la tavola rotonda dal titolo Costruire una notizia in ambito oncologico che sarà moderata da un oncologo, il prof. Stefano Cascinu e una giornalista, Vera Martinella del Corriere della Sera Salute e che vedrà la discussione tra quattro giornalisti – E. Grazioli, Direttore della Gazzetta di Modena, A. Maio (ADN Kronos Salute) G. Stinco (Radio Città del Capo – La7 Bologna), M. Virgili (Io Donna) – e quattro clinici dell’AOU di Modena: E. Clini (Pneumologia), F. lohr (Radioterapia), A. Maiorana (Anatomia-Patologica), G. Tazzioli (Chirurgia Oncologica-Senologica). Alle 17,00 si parlerà di Tempi, Modi e Linguaggio della notizia giornalistica in oncologia con particolare attenzione alle esigenze del giornalismo generalista, ai modi per rilasciare una buona intervista, al modo corretto di interazione con i giornalisti, e alla funzione degli uffici stampa istituzionali. La prima giornata si concluderà con una esercitazione pratica che simulerà il confronto medico-giornalista su due casi clinici di rilevanza nazionale.
“Noi medici – spiega il dottor Luca Moscetti, oncologo del Policlinico e co-responsabile scientifico del corso – dobbiamo essere in grado di comprendere il linguaggio e le dinamiche del giornalismo, perché tramite il supporto dei media possiamo informare i cittadini nel modo più corretto e comprensibile. Questo corso, quindi, vuole essere un utile strumento didattico per i medici e per i medici in formazione che potranno misurarsi con giornalisti professionisti e confrontarsi su problematiche e potenzialità del rapporto con i media ”.
Venerdì 28 settembre si proseguirà a partire dalle 9,00 con una sessione dal titolo Dalla teoria alla pratica moderata da Stefano Cascinu e la giornalista Ivana d’Imporzano. I temi trattati nel corso della mattinata sono l’impatto mediatico del trattamento delle metastasi, la gestione dell’emergenza comunicativa, come contrastare le bufale, il diritto di replica e rettifica, il messaggio trasmesso sino ad ora sulle terapie.