Con l’inizio della stagione dei funghi è iniziata anche la consueta attività di vigilanza delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente sulla raccolta dei funghi che, come ogni anno, richiama migliaia di appassionati in Appennino, soprattutto nelle zone prossime al crinale. Per questo motivo anche nei giorni scorsi sono stati effettuati dei controlli, con anche un sequestro, dovuto alla mancanza del tesserino per la raccolta.
Si ricorda inoltre che la normativa regionale prevede un quantitativo di raccolta di 3 Kg al giorno per persona, con contenitori rigidi ed aerati, in modo che le spore possano cadere durante il tragitto. Deroghe a queste quantità e ai giorni di raccolta sono legate ai residenti nei comuni dell’Appennino, che possono raccogliere fino a 5 Kg al giorno. Si è comunque constatato, in queste prime giornate di vigilanza, una diffusa mancanza dei tesserini: in sostanza l’aumento dei costi che si è avuto dal 2017 del permesso giornaliero e stagionale nelle aree più vocate (le aree di eccellenza) ha scoraggiato molti cittadini, che preferiscono rischiare una sanzione che pagarlo, considerando anche che la vigilanza è effettivamente ridotta ai minimi termini.