“Domenica ricorderemo i caduti di Minozzo, tra cui le persone fucilate sul sagrato della chiesa durante una rappresaglia nazista in paese, nell’estate del 1944”: così Elio Ivo Sassi, presidente provinciale dell’Associazione liberi partigiani italiani – partigiani cristiani, presenta la commemorazione indetta dal Comune di Villa Minozzo, nel settantatreesimo anniversario della Liberazione, in collaborazione con la stessa Alpi-Apc, l’Anpi e l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreco).
Il ritrovo è per le 10.15 in località La Pioppa di Razzolo “in cui avverrà un omaggio floreale alla croce in ricordo della fucilazione di Jean Dabrinville – spiega il minozzese Sassi, che coordina l’evento – giovane militare francese aderente alle formazioni partigiane locali, che fu una delle vittime di quella ferocia che in pochi giorni provocò diciannove morti. Ci recheremo poi alla pieve di Minozzo, dove, alle 11.15, don Fernando Imovilli celebrerà la messa”.
Seguiranno il saluto del sindaco Luigi Fiocchi e la benedizione e la deposizione di una corona al monumento ai caduti, nei pressi del cimitero. Oltre al “piccolo francese”, persero la vita in quei giorni Osvaldo Caselli, Carlo Attolini, Davide Albertini, Riziero Albertini, Armando Dallari, Leonildo Dallari, Vittorio Martinelli, Antonio Marazzi, Savino Magnani, Pellegrino Antichi, Lealdo Croci, Romeo Zoppi, Ruffino Fontana, Luigi Milani, Italina Vacondio, Nello Cotti, Giuseppe Razzoli e Telesforo Costoli.
“Jean Dabrinville – sottolinea inoltre Elio Ivo Sassi – era arrivato in Italia da pochi mesi, reclutato dai tedeschi come autista di camion. Però, appena si era presentata l’occasione, aveva abbandonato i militari germanici e si era aggregato ai partigiani. Fu ammazzato il 30 luglio 1944, un paio di giorni prima dell’uccisione di un altro giovane, il minozzese Osvaldo Caselli, studente di medicina”.
La manifestazione si concluderà con un momento conviviale nella sede degli Usi civici di Minozzo, che aderiscono all’iniziativa assieme al Gruppo alpini villaminozzesi, alla locale Croce verde, al centro studi Fiamme verdi, all’Arcipretura minozzese e all’Associazione carabinieri.
(foto di repertorio)