In seguito all’episodio che ha riguardato la statua di San Geminiano all’interno del Duomo di Modena, mons. Luigi Biagini, arciprete del Capitolo Metropolitano di Modena, ha commentato l’accaduto e ha fatto alcune precisazioni:
“Alcune settimane fa, come molti hanno potuto notare e secondo quanto la stampa locale ha oggi diffuso, durante i lavori di consolidamento, ancora in atto, della Cattedrale, si è verificato un fatto spiacevole e doloroso. È stato rotto (accidentalmente?) il cristallo che custodisce la statua lignea di San Geminiano posta all’inizio della navata sinistra (protetta da un’impalcatura) e, nonostante l’impianto di antintrusione, sono state asportate alcune pietre che decoravano la croce pettorale scolpita sui paramenti sacri del Santo. Il fatto è deplorevole ed è offensivo del S. Protettore e della sensibilità dei modenesi che sappiamo tanto devoti di San Geminiano.
Che dire? Denunce contro ignoti? Accuse senza testimonianze certe? Atti di riparazione? Tutto sarebbe possibile… Ma, per ora, preferiamo chiedere perdono al Santo dei Santi, il Signore Dio, ed al Suo servo Geminiano, invocando il perdono anche per chi ha compiuto tale atto deplorevole ed increscioso. Le pietre potranno essere facilmente sostituite, con la speranza che, per l’intercessione del Santo, possa essere cambiato il “cuore di pietra” di chi ha innalzato la mano offensiva verso la sacra Immagine.
Si precisa che le pietre, come attesta la bibliografia relativa al restauro eseguito nel 1991 da Uber Ferrari, non avevano nessun valore economico. Inoltre alcune di esse erano già mancanti e altre erano già state sostituite in anni recenti. Per prevenire altri spiacevoli eventi, è stato ulteriormente implementato il sistema di videosorveglianza.
Alla stampa un doveroso ringraziamento per avere posto all’attenzione dei modenesi un fatto triste, si, ma di valore morale e religioso non trascurabile”.