Sono il lavoro, i diritti e la violenza di genere i temi principali del programma di iniziative dedicato alla Giornata internazionale della donna 2018 che propone spettacoli, seminari, conferenze, mostre e manifestazioni pubbliche.
Come sempre il calendario, che si apre martedì 6 marzo e proseguirà fino ad aprile, è proposto dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le Pari opportunità e la non discriminazione ed è stato presentato questa mattina, lunedì 5 marzo, in Municipio, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora alle Pari opportunità Irene Guadagnini; Alberto Tampieri, presidente del Comitato unico di garanzia di Unimore; Luigi Pedroni di Ert e le rappresentanti delle associazioni che compongono il Tavolo.
“Il nostro intento – commenta l’assessora Guadagnini – è far sì che l’8 marzo non sia un rituale, ma un’occasione per discutere problemi, valorizzare talenti e rivendicare spazi. Per questo proponiamo non una giornata, ma un mese intero di appuntamenti, e accendiamo i riflettori sulle attività delle associazioni, che ringraziamo per il loro lavoro e impegno, delle istituzioni e del mondo del lavoro. Incontri di approfondimento su temi fondamentali come quello del lavoro e dei diritti, senza trascurare, dopo il ricco calendario che ci ha viste impegnate a novembre, di affrontare ancora la prevenzione e il contrasto alla violenza. A questi si affiancano anche i momenti di spettacolo, sportivi, presentazioni di film, libri e mostre fotografiche. Ognuno rappresenta una parte del panorama, e se l’insieme, pur così ricco, non ne esaurisce certo la complessità, ci può forse aiutare, anche durante il resto dell’anno, a riconoscere il valore e l’apporto delle donne alla creazione sociale e culturale della nostra collettività”.
TUTTO IL PROGRAMMA
Il programma per la Giornata della donna 2018 prende il via il 6 marzo con il teatro e in particolare con “Medea per strada”, spettacolo itinerante per sette spettatori alla volta che si svolge all’interno di un vecchio furgoncino. Nella rappresentazione, curata da Ert, si propone al pubblico un itinerario insieme a una donna rumena: è una madre, una straniera scappata dal suo paese, arrivata in Italia e finita a prostituirsi per amore di un uomo da cui si crede ricambiata e da cui ha due figli. La chiamano Medea. Lo spettacolo, che rivela la tragedia dello straniero con la forza del mito greco, prevede repliche fino al 10 marzo con due partenze giornaliere dal Teatro Storchi alle 20.15 e alle 22, e un’ultima rappresentazione l’11 marzo alle 21.
Sempre martedì 6 marzo, alle 9.30, al Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore (via San Geminiano 3) si svolge anche il convegno “Donne, tecnologie e lavoro: il digital gender gap”, mentre alle 19, a cura di Cna si parla dell’importanza delle donne nell’imprenditoria, nella ricerca e nella comunità con “Tutti i generi dell’innovazione” (in viale Montecuccoli 12).
Mercoledì 7 marzo prende il via, alle 17.30 nella sede universitaria di largo Sant’Eufemia, il ciclo di incontri dedicato a “Donne e lavoro. Situazione nazionale e internazionale a confronto”, promosso da Unimore e dal Centro Europe Direct del Comune di Modena, che proseguirà con quattro appuntamenti fino al 4 aprile. Due gli appuntamenti teatrali per la giornata, entrambi alle 21: nella sala di via Padova del Quartiere 3 va in scena “Dita di dama”, lo spettacolo tratto dal libro di Chiara Ingrao con Laura Ponzone, mentre a Drama Teatro, in via Buon Pastore, Angela Antonini presenta il monologo polifonico “La servetta”. Mercoledì è anche il giorno dell’inaugurazione, al centro commerciale I Portali, della mostra fotografica “Mettiamoci la faccia” che avviene contemporaneamente all’apertura dello sportello per le donne “Voce amica”. L’iniziativa è curata dal Gruppo donne e giustizia.
Per celebrare la festa della donna, giovedì 8 marzo gli appuntamenti cominciano al mattino, alle 9.30, con l’iniziativa per gli studenti “Per diritto di voto”, sul tema delle disuguaglianze di genere nei luoghi di lavoro. Alle 11.30, nella sede della Provincia di Modena, si svolge l’iniziativa “Le istituzioni e i diritti delle donne”, mentre nel pomeriggio, dalle 18, si svolgono, in piazza Mazzini, la Staffetta delle donne contro la violenza sulle donne, a cura dell’Udi, e da piazza Roma la settima edizione della gara podistica “Donne in corsa – una corsa per del donne”. La sera, alle 21 al TeatroStorchi, il tradizionale e atteso spettacolo dell’8 marzo a ingresso gratuito che quest’anno sarà “Isabel Green”, a cura di Ert. Isabel Green, interpretata da Maria Pilar Perez Aspa, è una star di Hollywood che ha appena vinto il premio Oscar e lo spettacolo prende il via dal suo discorso di ringraziamento: dovrebbe essere al massimo della gioia ma qualcosa non va: inizia così una sorta di dialogo tra il discorso “pubblico” e quello interiore.
Gli appuntamenti proseguono domenica 11 marzo con lo spettacolo-lettura del Teatro dei Segni “Voci di donne. Dallo stupro etnico alla violenza di genere”, mentre mercoledì 14 si parla di donne migranti in un convegno in programma alle 17.30 al Dipartimento di Giurisprudenza di via San Geminiano.
Giovedì 15 marzo, allo Spazio Trame, sarà presentata una ricerca sul panorama femminile di Modena: ricordi, storie e rievocazioni di figure di donne modenesi. Venerdì 16, al Teatro San Carlo, il gruppo Donne e giustizia porta l’attenzione sugli orfani di femminicidio con il seminario in programma dalle 9.
Nel programma, infine, anche due importanti appuntamenti dedicati alla figura di Gina Borellini: la presentazione del libro “Un paltò per l’onorevole. Gina Borellini, medaglia d’oro della Resisteza”, di Caterina Liotti e Mariagiulia Sandonà, sabato 24 marzo, alle 17, nell’ambito del Buk Festival, a cui seguirà, domenica 25 marzo la proiezione del film-documentario “Vorrei dire ai giovani… Gina Borellini un’eredità di tutti”, con il regista Francesco Zarzana. La proiezione è alle 16.30 al teatro San Carlo.
INCONTRI SUL LAVORO AL FEMMINILE
Parte da una ricognizione della situazione del lavoro femminile in Italia e a Modena il ciclo di seminari “Donne e lavoro. Situazione nazionale e internazionale a confronto” che prende il via martedì 7 marzo alle 17.30 ed è aperto a tutti. Il ciclo fa parte del calendario di iniziative per la Giornata della donna promosso dal Comune di Modena.
Il programma, che prevede cinque appuntamenti al Dipartimento di studi linguistici dell’Università di Modena e Reggio Emilia (largo Sant’Eufemia 19), è curato dallo stesso Dipartimento e dal Centro Europe Direct del Comune di Modena nell’ambito dell’iniziativa del Parlamento europeo “L’Europa è per le donne. Empowerment femminile nei media e Tic: la chiave per il futuro”, con il contributo del Leo Club di Modena.
Il primo appuntamento, introdotto da Franca Poppi, Unimore; Annalisa Macchiaverna, Leo Club Modena; Daniela Lanzotti, Centro Europe Direct, vedrà come relatori Alberto Tampieri, docente di Unimore e responsabile del Comitato unico di garanzia dell’Università e l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Irene Guadagnini.
Il ciclo prosegue mercoledì 14 marzo con un approfondimento sulle politiche di parità dell’Unione europea, illustrate dall’europarlamentare modenese Cécile Kyenge, e della situazione in Germania spiegata da Iris Faigle, direttrice della scuola di lingua tedesca Daf di Modena.
Di culture diverse e atteggiamenti diversi nei confronti delle donne si parlerà invece mercoledì 21 marzo con la professoressa Franca Poppi, approfondendo anche la situazione in Cina, con Fu Zhuo, docente di italiano alla Communication University of China di Pechino, e quella in Russia con Olga Dubrovina, del Dipartimento di studi linguistici e culturali.
Donne e scienza e il lavoro delle donne nell’immaginario letterario sono i temi dell’incontro del 26 marzo che vedrà come relatrici Silvia Pecorari, consigliera di Confindustria Emilia Gruppo giovani imprenditori, e Giovanna Buonanno del Dipartimento di studi linguistici e culturali.
Nell’ultimo incontro, in programma il 4 aprile, Claudia Canali, del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, presenterà il progetto “Equal-ist: le donne nelle istituzioni di ricerca e nell’Ict”, mentre Mirella Guicciardi, coordinatrice della Commissione pari opportunità del Comitato degli ordini e collegi professionali, metterà in evidenza le differenze di reddito e fatturati nelle libere professioni.
La partecipazione ai seminari prevede l’attribuzione di due crediti formativi universitari per gli studenti che parteciperanno a tutti gli incontri e presenteranno un breve resoconto in inglese dell’iniziativa.
(Foto, da sx: Luigi Pedroni di Ert; Irene Guadagnini, assessora alle Pari opportunità, Alberto Tampieri, Unimore)