La nuova gestione del centro servizi del Parco di Santa Giulia a Monchio di Palagano sarà affidata tramite procedura pubblica in base all’offerta economicamente più vantaggiosa che valuta anche la qualità dei progetti e le proposte di miglioramento eventualmente presentate.
Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la delibera che prevede un nuovo affidamento del centro polifunzionale, chiuso dall’ottobre scorso per la rinuncia del gestore; nelle prossime settimane la Provincia, proprietaria del Parco e del centro, pubblicherà il bando dove saranno indicate tutte le modalità e i requisiti per l’assegnazione.
«L’obiettivo – ha spiegato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia – è di riaprire al più presto il centro che rappresenta una opportunità in più per il turismo e un servizio indispensabile di ristorazione rivolto ai visitatori. All’interno della struttura, inoltre, sono disponibili spazi dove è possibile organizzare iniziative culturali e di promozione turistica per valorizzare il Parco, la sua storia e le bellezze del nostro Appennino».
Il Parco di Santa Giulia a Monchio di Palagano, di proprietà della Provincia di Modena, è un’area vasta circa 27 ettari, caratterizzata da boschi di querce e castagni e ampi prati di montagna, attrezzato con sentieri panoramici con aree pic-nic, molto frequentate soprattutto nei mesi estivi.
Durante la seconda guerra mondiale, la zona fu teatro di feroci rappresaglie nazifasciste contro gli abitanti di Monchio, Susano e Costrignano, colpevoli di sostenere l’attività dei partigiani che costarono la vita di 129 persone.
Per ricordare quei tragici eventi all’interno del parco, ai piedi della salita che conduce alla chiesa di santa Giulia, è stato allestito tra il 1988 e il 1992 un memoriale costituito da quattordici imponenti sculture su pietra eseguite da altrettanti scultori di tutto il mondo.