Orientamento, garanzia e regolazione del mercato nell’ambito di un modello integrato per il lavoro di comunità che abbia l’obiettivo di aumentare il benessere generale. Nell’ultima riunione della giunta del Comune di Bologna è stata approvata una delibera su proposta dell’assessore a Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi che aggiorna il sistema dei servizi a sostegno della domiciliarità secondo le indicazioni contenute nel documento votato dal Consiglio Comunale sulla realizzazione del Servizio Sociale Territoriale Unitario.
Nella pratica, attraverso soggetti accreditati alla domiciliarità, verrà realizzato un ampliamento dei servizi per chi oggi, soprattutto persone anziane e le famiglie che si occupano di loro, è solo a cercare privatamente soluzione ai propri bisogni. Si tratta di prestazioni come: assistenza all’alzata dal letto, cura dell’igiene, riordino della stanza, verifica sul l’assunzione dei farmaci, monitoraggio complessivo dello stato di salute, assistenza nella vestizione e svestizione, accompagnamento a letto, assistenza nel bagno o doccia. Il costo del servizio è concordato con il Comune di Bologna e la valutazione dei bisogni viene fatta dall’assistente sociale nell’ambito della predisposizione di un piano assistenziale individualizzato. La delibera prevede anche un eventuale supporto economico fornito dall’Amministrazione Comunale in misura di una tantum annuale che sarà disponibile nele prossime settimane. Nello scorso settembre Amministrazione Comunale e Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un accordo dal titolo “Innovazione del sistema di servizi a sostegno della domiciliarità” dove sono state condivise le linee di indirizzo approdate in delibera.
Per l’assessore Barigazzi “Si tratta di dare forma a un nuovo ruolo dell’Ente e creare uno spazio inedito che non sia affidato solo al pubblico o solo al privato. In questo modo intendiamo allargare la platea dei servizi con un forte ruolo di indirizzo e regolazione affidato al Comune”.