Monsignor Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola è stato di nuovo gradito ospite dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, questa volta all’Ospedale Civile di Baggiovara – oggi, giovedì 8 febbraio in occasione della XXVI Giornata del Malato che, come ogni anno, si celebrerà l’11 febbraio, giorno della prima apparizione della Madonna a Lourdes. Mons. Castellucci ha accettato l’invito del Direttore Generale, Ivan Trenti, del Parroco, don Ilario e del Cappellano don Carlo a incontrare non solo una rappresentanza dei pazienti ma anche dei professionisti che ogni giorno lottano con la malattia al Policlinico di Modena e all’Ospedale Civile di Baggiovara, prima di celebrare la Santa Messa nella chiesa dell’ospedale.
Il tema di quest’anno è tratto dal Vangelo di Giovanni (Gv 19,26-27) e ci viene dato dalle parole che Gesù, innalzato sulla croce, rivolge a sua madre Maria e a Giovanni: «“Ecco tuo figlio … Ecco tua madre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé». La sofferenza, come ha scritto papa Francesco, non rappresenta quindi una tragedia senza speranza, ma “il luogo in cui Gesù mostra la sua gloria, e lascia le sue estreme volontà d’amore, che diventano regole costitutive della comunità cristiana e della vita di ogni discepolo”. Il passo del Vangelo identifica Maria come Madre della tenerezza a cui idealmente sono affidati tutti i malati nel corpo e nello spirito, perché li sostenga nella speranza.
Davanti a circa 150 operatori, volontari e sacerdoti, in Sala Vecchiati, insieme al Direttore Generale Ivan Trenti, Don Erio ha parlato della sofferenza e dell’importanza del ruolo del personale nell’aiutare i malati a superarla, non solo grazie alla capacità professionale ma anche umana. Nell’omelia, dopo aver ringraziato la Direzione dell’azienda per l’invito i sacerdoti e i volontari, ha ricordato che “Nell’uomo si manifesta il sostegno ai sofferenti iniziato da Gesù sulla Croce” quando ha raccomandato la sofferenza di Maria al discepolo che più amava. Questa capacità di farsi tramite della misericordia di Gesù è ancora più importante per chi ha a che fare con la malattia.
La Direzione, i professionisti e i pazienti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria ringraziano Mons. Castellucci per aver accettato l’invito. Le sue parole sono sempre fonte di grande ispirazione per tutti.