La Commissione europea ha dato il via libera alla chiusura del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013. L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia ad aver raggiunto questo risultato, punto di arrivo di un iter di valutazione che ha preso in esame l’utilizzo finanziario delle risorse stanziate e la coerenza dei progetti realizzati.
Nel complesso sono stati finanziati in Emilia-Romagna 4.042 progetti distribuiti tra 3.855 progetti di sostegno alle imprese e 187 interventi pubblici a supporto della competitività territoriale.
Le risorse sono state investite soprattutto in innovazione, sviluppo sostenibile e green economy e sono state determinanti per la creazione di nuove imprese e posti di lavoro in settori qualificati, valorizzando le risorse culturali e ambientali, accrescendo sostenibilità e qualità del territorio.
“Con questo Programma la Regione Emilia-Romagna ha investito sul futuro- ha dichiarato Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive-, attraversando la grave crisi economica e le difficoltà del 2011 e 2012, aggravate dal sisma e intraprendendo un processo di crescita fondato su nuove infrastrutture di ricerca e rinnovata capacità attrattiva, che prosegue oggi con la programmazione Por Fesr 2014-2020”.
Il Programma operativo Fesr Emilia Romagna 2007-2013 ha consentito l’impiego di tutte le risorse assegnate, pari a 383,2 milioni di euro, comprensivi delle risorse aggiuntive post sisma 2012, che hanno dato vita a progetti certificati dall’Unione europea per oltre 500 milioni, con il contributo di altre risorse regionali, generando complessivamente circa un miliardo di euro di investimenti pubblico-privati.
Nel mese di marzo 2017 la Commissione europea aveva già espresso una valutazione molto positiva dei risultati raggiunti dalla Regione Emilia-Romagna nella programmazione 2007-2013, tenendo anche conto di fattori esterni come la crisi economica e il sisma del 2012. Risultati che hanno permesso di chiudere il Programma con un raggiungimento degli obiettivi, in particolare quelli legati a ricerca e innovazione (tecnopoli, nuovi ricercatori assunti, progetti di ricerca). La strategia intrapresa è stata riconfermata nell’attuale programmazione (2014-2020).