Nella mattina di ieri il Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nel corso della quale è stato nuovamente affrontato, con la partecipazione di residenti, di cittadini e associazioni impegnati nell’area, il tema della sicurezza in Viale Gramsci, nelle strade circostanti e nel Parco XXII aprile a Modena, tenendo fede ad un preciso impegno assunto nella precedente riunione del luglio scorso.
Alla riunione, oltre al Sindaco di Modena, ai Vertici delle Forze di polizia, al Comandante della Polizia municipale di Modena, erano presenti il Parroco della Chiesa di San Giovanni Evangelista, il Presidente del CEIS, che ha sede nel quartiere, e rappresentanti delle espressioni sociali, commerciali, aggregative e del volontariato, oltre a residenti della zona, in linea peraltro con le previsioni contenute nel “Patto per Modena sicura”, nel quadro del concetto di “sicurezza partecipata” cui è ispirato detto documento.
L’incontro ha consentito, preliminarmente, di fare il punto della situazione degli interventi attuati dall’inizio del 2017 e di prendere atto, come riconosciuto dagli stessi intervenuti, delle numerose e molteplici azioni sviluppate in varie direzioni da parte delle Forze di polizia, nazionali e della Polizia Municipale, nonché delle iniziative promosse e programmate da parte del Comune di Modena nella prospettiva della riqualificazione del quartiere.
Sono state quindi illustrate le azioni di prevenzione e controllo effettuate dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia municipale che hanno operato arresti, denunce, sequestri di sostanze intervenendo anche sul fenomeno della prostituzione. Sono stati adottati provvedimenti di allontanamento di stranieri irregolari e di sospensioni di attività economiche perseguiti con il massimo rigore.
In particolare, le azioni svolte in questi mesi hanno visto l’impiego di circa mille pattuglie delle varie Forze, l’identificazione di numerosi cittadini, tra cui oltre 900 stranieri, il controllo di 160 veicoli e di 68 esercizi commerciali, 24 arresti per spaccio di droga, il sequestro di complessivi 35 chilogrammi di sostanze stupefacenti di varia natura, l’identificazione di 20 prostitute, l’adozione di 10 provvedimenti di allontanamento temporaneo, una sospensione ed una cessazione di attività commerciali e sanzioni nei confronti di esercenti il commercio.
Il Sindaco ha poi illustrato i principali accorgimenti funzionali e strutturali tesi a migliorare le generali condizioni di vivibilità; in particolare, alcune riunioni per favorire il “Controllo di vicinato”, l’avvio del “Portierato sociale di quartiere”, il bando di valorizzazione commerciale, che ha consentito l’aggiudicazione dei primi 16 progetti, la progettazione esecutiva del “Bando periferie”, l’Accordo con la Regione Emilia Romagna per la gestione della sicurezza in aree degradate, interventi sull’illuminazione pubblica, sulla pulizia, sull’arredo urbano, e iniziative volte alla riappropriazione del territorio attraverso azioni di recupero urbano, di socializzazione e di vivacizzazione condotte, beninteso, nell’alveo della legalità.
A tale specifico riguardo il Prefetto non ha mancato di precisare che è necessario prender le distanze da ogni ipotesi, sia pur latente, di “sicurezza fai da te”, sottolineando che la tutela della sicurezza e la salvaguardia delle condizioni di vita civile sono la risultante dell’azione delle Istituzioni preposte alle sicurezza ed al governo del territorio alle quali ogni segmento della società civile può e deve contribuire attivamente, sempre e comunque all’interno dei principi di diritto per consolidare quel sistema di “rete” che si rivela una strategia vincente.
Si è quindi convenuto sull’opportunità che sia necessario procedere ulteriormente nella direzione segnata con un “cambio di passo” che veda il coinvolgimento attivo di tutte le espressioni sociali del territorio in uno sforzo comune finalizzato alla restituzione di una piena fruibilità del contesto urbano e di una concreta percezione della sicurezza, bene primario delle collettività.
In conclusione si è concordato inoltre di effettuare una prossima valutazione della situazione complessiva all’inizio del prossimo anno, fermo restando che, in questo periodo, proseguiranno gli interventi programmati e verranno sviluppate ulteriori azioni di presidio e di promozione sociale.