Domenica 10 settembre a Carpi si svolgerà il referendum consultivo che chiama i cittadini del Comune ad esprimersi sulla possibilità che il Comune non venda le proprie azioni della locale azienda di servizi, Aimag, e si opponga ad operazioni di incorporazione o fusione societaria. Un’occasione importante per i cittadini per dire la propria sul modello di gestione del servizio pubblico.
Secondo Legambiente quello dei servizi pubblici locali nella bassa modenese, in particolare quello dei rifiuti, rappresenta un ottimo esempio di gestione, ancora nel pieno controllo delle comunità locali. Un esempio non isolato in Regione che per l’associazione risulta fondamentale tutelare.
Da anni ormai, nei comuni serviti dall’azienda AIMAG si censiscono risultati di eccellenza: altissime percentuali di raccolta differenziata, bassi quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento e implementazione di una rete impiantistica finalizzata al recupero. Risultati che di fatto hanno anticipato anche gli obiettivi del Piano Regionale Rifiuti e che hanno portato ai vertici delle classifiche nazionali i comuni che per primi hanno seguito questa strada.
Risultati che evidentemente trovano forza anche nel legame tra comunità locale e soggetto gestore, che nel tempo ha dimostrato di essere sensibile alle istanze del territorio, come nel caso del piano di sostituzione delle tubature in amianto o degli investimenti nella direzione dell’economia circolare.
Snaturare l’attuale assetto societario, significherebbe allentare questo legame col territorio e allontanare i cittadini dalla possibilità di incidere sulle scelte esercitate attraverso i propri rappresentanti istituzionali.
Legambiente quindi auspica che non venga stravolto un sistema così virtuoso e che la gestione dei servizi pubblici resti dei cittadini e del territorio.
L’invito a tutta la cittadinanza è quello di esprimere il proprio voto domenica prossima rivendicando il proprio parere in merito a scelte strategiche di questa natura.