Entra in vigore lunedì 3 aprile l’ordinanza comunale che limita a 8 ore al giorno l’orario di funzionamento di slot machine, videopoker e tutte le altre “macchinette” per il gioco d’azzardo collocate in sale da gioco e locali di Modena. Le macchinette per il gioco d’azzardo potranno quindi funzionare dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, tutti i giorni, festivi compresi, e per il resto della giornata dovranno essere obbligatoriamente spente. L’ordinanza impone anche ai titolari di sale da gioco, bar, ricevitorie e tutti gli altri esercizi nei quali sono collocate le macchinette, di esporre un cartello che indica agli avventori gli orari di funzionamento.
Da un’analisi dei dati acquisiti dalla Questura di Modena, risulta che sul territorio comunale operino oltre trenta esercizi tra sale gioco e sale slot autorizzate, e che siano circa 250 gli esercizi pubblici, dislocati in tutte le zone cittadine, con installati apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro. L’ordinanza, firmata dal sindaco lo scorso 13 marzo, si pone l’obiettivo, insieme agli altri strumenti adottati dall’Amministrazione, di contrastare il gioco d’azzardo patologico sul territorio modenese anche attraverso l’obbligo di spegnere gli apparecchi negli orari più sensibili, come quelli di entrata e uscita da scuola.
L’atto è stato adottato dopo aver consultato le associazioni di categoria interessate, gli enti di promozione sociale e le associazioni dei consumatori e del volontariato che collaborano con l’Amministrazione. L’ordinanza risponde inoltre anche a una sollecitazione del Consiglio comunale che nel maggio 2015 aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliare, per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo che, tra le varie misure, richiedeva appunto anche azioni che disincentivano l’installazione e l’uso delle macchinette.
Per rafforzare l’applicazione dell’ordinanza, il Comune, in qualità di coordinatore provinciale dell’associazione Avviso pubblico ha condiviso con gli altri Comuni aderenti la necessità di adottarla in forme analoghe sull’intero territorio provinciale.
Le violazioni alla disciplina degli orari di funzionamento e dell’obbligo di spegnimento saranno punite con sanzione amministrativa da un minimo di 75 a un massimo di 450 euro. La violazione dell’obbligo di esporre l’avviso per il pubblico prevede invece sanzioni da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro.