La promozione della suora superiora era subordinata al versamento di 3.000 euro per espletare le pratiche burocratiche. Una notizia meravigliosa che ha visto le consorelle adoperarsi e grazie anche all’aiuto economico volontariamente offerto da alcuni cittadini in poso tempo hanno racimolato circa 1.500 euro che hanno immediatamente versato scoprendo poi di essere state raggirate. Nessuna promozione era in vista per la suora superiora ne tantomeno dovevano essere versati dei soldi. Realizzato di essere rimaste vittime di una truffa le suore di un istituto Missionario Francescano della provincia di Reggio Emilia si sono rivolte ai carabinieri denunciando la truffa. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Luzzara che, grazie anche ad accertamenti tecnici e relativi riscontri, sono risaliti a un 45enne torinese nei cui confronti sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa.
Secondo il capo d’imputazione ravvisato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri di Luzzara, l’odierno indagato con artifici e raggiri consistenti nell’effettuare varie telefonate presso un istituto Missionario Francescano della provincia, avvalendosi del concorso di persona di sesso femminile rimasta per ora ignota, millantando la promozione della Suora Superiora e la consequenziale necessità del versamento di danaro induceva in errore le suore dell’istituto Missionario dalle quali otteneva, mediante vaglia postale veloce, la somma di 1.500 euro. Le indagini dei carabinieri mirano da una parte a identificare la complice dell’odierno indagato e dall’altra a verificare, come si sospetta, se la condotta delittuosa posta in essere dalla coppia dei truffaldini possa essere stata compiuta con le medesime modalità, anche ai danni di altri istituti ecclesiastici.