L’Amministrazione comunale di Formigine ha a cuore l’interesse pubblico, il patrimonio del comune, nonchè la cura e il miglioramento urbanistico del centro storico del paese.
È errato interpretare le recenti decisioni come volontà di svendere pezzi importanti di territorio e storia locale, così come va sottolineato che l’ascolto e la condivisione sono da sempre valori che guidano l’azione amministrativa.
È necessario ribadire che tenere in ordine i conti pubblici locali e ridurre il debito contratto per le nuove scuole (realizzate perché più sicure e più adeguate per le esigenze degli studenti) è considerata la prima e più importante fra le responsabilità consegnate dai formiginesi a questa giunta.
In quest’ottica ci si è sempre mossi: si ricorda che risale al 2013 la decisione dell’allora Consiglio comunale di modificare la destinazione urbanistica dell’area, mentre l’attuale maggioranza ha già deliberato nel senso di una maggior tutela di funzioni e destinazioni pubbliche, con il dimezzamento della capacità edificatoria, e destinando un terzo dell’area all’ampliamento dello spazio cortilivo per le scuole medie Fiori e un altro terzo alla risistemazione del Parco delle Tre Fontane.
Ad oggi l’area è tra quelle alienabili ma non è mai stata messa a bando. Per questo l’Amministrazione comunale, nel momento in cui dovessero giungere documenti ufficiali che permettano l’accertamento a bilancio di entrate aggiuntive (ad esempio altre alienazioni o i fondi europei attesi per la realizzazione della tangenziale sud) potrà apportare modifiche al bilancio per mantenere pubblica tutta l’area.
Per quanto riguarda l’edificio dismesso, si ribadisce che diverse perizie tecniche lo hanno definito una struttura non sicura e non compatibile con le attuali norme antisismiche: per questo sono state realizzate le nuove scuole Carducci, per questo si ritiene di aver agito responsabilmente dando alle famiglie e agli studenti spazi non solo nuovi e antisismici ma anche più grandi, moderni, adeguati alle moderne esigenze didattiche, con una collocazione urbanistica più decentrata e logisticamente razionale.