Non hanno esitato a scendere in strada con le torce per aiutare i carabinieri a “stanare” i ladri che, scoperti durante l’ultimo di una serie di raid furtivi nelle case, hanno abbandonato, nel cortile dell’ultimo condominio preso di mira l’auto rubata, carica di refurtiva ed attrezzi da scasso, per darsi alla fuga. Nonostante la caccia all’uomo scatenatasi l’altra sera a Castellarano i tre malviventi sono riusciti a dileguarsi seppur a mani vuote. Secondo i carabinieri di Castellarano, che al riguardo stano conducendo le indagini, farebbero parte di una delle bande ribattezzata, non a caso, degli acrobati che, approfittando dell’assenza dei proprietari, nella fascia oraria che va dall’imbrunire alle 22,00 arrampicandosi alla gronda o al tubo del gas raggiungono gli appartamenti (anche quelli dei piani più alti) compiendo furti in serie.
L’altra sera però i 3 malviventi sono stati costretti a “rivisitare” i loro progetti: nei pressi di un condominio di via Radici Nord del comune di Castellarano, che i ladri stavano prendendo di mira dopo aver fatto altri colpi, sono stai notati dai cittadini che hanno avvisato subito i carabinieri collaborando con quest’ultimi per cercare di prendere i ladro che vistisi scoperti fuggivano a piedi abbandonando nel cortile del condominio una Fiat Punto, risultata asportata a fine ottobre dello scorso ano a Nonantola, in provincia di Modena. I Carabinieri di Castellarano, supportati anche dai colleghi delle stazioni contermini giunti in ausilio e anche da alcuni cittadini che scesi in strada con le torce, hanno avviato una vera e propria caccia all’uomo nell’intera zona industriale di Castellarano dove i tre ladri erano stai visti fuggire a piedi e dove, grazie anche al buio nella sera, sono riusciti a dileguarsi. L’autovettura rubata, recuperata dai carabinieri, oltre a una serie di numerosi attrezzi da scasso tipici della banda degli acrobati (tra cui flessibile e dischi per aprire casseforti) anche l’intera refurtiva, del valore di alcune migliaia di euro, asportata in precedenza in un appartamento di via XXV Aprile a Castellarano (capi d’abbigliamento, calzature, profumi, ipad, smartphone e un televisore a led) e parte della refurtiva asportata nei giorni scorsi sempre a Castellarano da altre due abitazioni: una di Via Tasso (orologi) e una di via Carlo Alberto dalla Chiesa (chiavi di autovetture).
Gli stessi malviventi prima di essere intercettati in via Radice oltre al furto di Via XXV Aprile avevano cercato di rubare anche in due case di via Dante Alighieri sempre a Castellarano venendo messi in fuga anche in quel caso dai cittadini e carabinieri. I malviventi, ora attivamente ricercati dai carabinieri, e che da qualche giorno avevano preso di mira l’abitato di Castellarano, agivano in maniera standard raggiungendo anche i piani più alti (grazie a gronde e tubi del gas) per oi forzare la porta a vetro del balcone entrando in casa e sbarrando, talvolta, la porta d’ingresso in modo tale che all’arrivo il proprietario non può entrare in casa e loro quindi possono assicurarsi la fuga uscendo da dove sono entrati. Per i carabinieri comunque il recupero dell’autovettura rubata è sicuramente fruttuoso non solo per il valore della refurtiva rubata ma per l’eventuale svolta investigativa che potrebbe seguire. Al riguardo infatti sull’autovettura e sugli strumenti da scasso sequestrati i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.