Ci sarebbe un debito non onorato dietro il grave ferimento a colpi di katana di un 29enne di nazionalità marocchina ad opera di un connazionale 27enne ora indagato per lesioni aggravate e porto abusivo di armi. L’ipotesi investigativa sta maturando nel proseguo delle indagini che i carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano stanno conducendo, con la collaborazione dei colleghi di Novellara, e che questa mattina ha portato anche al rinvenimento della katana che l’aggressore aveva nascosto subito dopo i fatti nelle pertinenze della sua abitazione di Novellara. La katana è stata ora sequestrata dai carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano. Stabili le condizioni del 29enne ricoverato con una prognosi di 60 giorni al policlinico di Modena per le gravi ferite da arma da taglio al fianco dx e alla mano dx con interessamento del piano vasco-nervoso e osteo-tendineo. Sarebbe quindi un debito di 300 euro che la vittima avanzava con l’aggressore ad aver fatto scattare questa notte il grave episodio di violenza. Dopo un’accesa lite verbale in strada, così come ricostruito dai Carabinieri, l’indagato è passato ai fatti prendendo dalla propria macchina l’arma con cui ha colpito il connazionale. La katana, del tipo ornamentale, risulta essere stata rubata una settimana fa da una palestra di Novellara. Sul furto in questione è al vaglio proprio la posizione del 17enne che peraltro è risultato cliente della palestra.