Dal 29 luglio al 4 settembre, i “Capolavori della scultura buddhista giapponese” saranno in mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma. L’esposizione, organizzata dal Bunkacho, con l’Azienda Speciale Palaexpo e con il supporto di MondoMostre, è a cura del prof. Takeo Oku, con la collaborazione della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione e del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna. Il Comitato scientifico è composto dal professor Raffaele Milani e da Francesco Lizzani, Laura Ricca, Claudio Strinati, Hidemichi Tanaka.
La cattedra di Estetica del Dipartimento di Scienze dell’Educazione ha sostenuto il pluriennale lavoro di ricerca e organizzazione che ha portato alla realizzazione dell’evento e del catalogo della mostra. Un video, prodotto dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione per la regia di Francesco Lizzani ed Enrico Masi, sarà proiettato nella Sala 8 delle Scuderie del Quirinale, per agevolare la comprensione di un mondo figurativo e culturale lontano, eppure invisibilmente congiunto al nostro attraverso le comuni radici dell’universale umano.
La grande statuaria buddhista giapponese dal periodo Asuka (538-710) al periodo Kamakura (1185-1333) annovera, infatti, una serie di capolavori sconosciuti in Occidente, anche a causa del loro radicato insediamento templare. Dopo anni di lavoro preparatorio, tesori dell’antica scultura buddhista approdano a Roma per svelare al mondo un patrimonio artistico, culturale e spirituale dell’umanità eccezionalmente concesso all’Italia per un brevissimo periodo. Alcuni capolavori possono essere messi in parallelo con la grande statuaria gotica e protorinascimentale dell’Occidente: anche in Giappone infatti, per altre vie ma quasi in perfetto sincronismo storico, la figura umana giunge a vertici di drammatico realismo, paragonabili a quelli toccati da Donatello o Niccolò dell’Arca.
L’esposizione, che gode del Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dell’alto patronato del Presidente della Repubblica, si inserisce in un vasto programma di eventi, che si svolgeranno per tutto il 2016 e per la prima parte del 2017, dedicati a celebrare il 150° anniversario del primo Trattato di Amicizia e Commercio, firmato il 25 agosto 1866 tra Italia e Giappone, che diede inizio ai rapporti diplomatici tra i due Paesi.