Esplorando arditamente, senza maschere né inibizioni, l’essenza dell’esistenza umana e del proprio percorso artistico. Caso e azzardo s’abbracciano indissolubilmente nelle opere dell’artista sassolese Franco Hüller, che presenta la personale “La risata perfetta”, in programma da sabato 2 luglio a Sassuolo, presso il locale Rivellino di via Monzambano 1.
Par hasard – espressione francese che significa casualmente, a caso – nella lingua italiana riecheggia di un significato più connesso alla dimensione del rischio, dell’azzardo. È la vita che scorre in un alveo di autodeterminazione e accadimenti estranei alla nostra volontà, tra ponderazione e desiderio di slegarsi da appigli sicuri e lanciarsi nel vuoto, dove il volo libero nasconde pericoli ma soprattutto emozioni forti.
L’arte hülleriana descrive questa contrapposizione: pennellate di polso, che afferrano le redini della possibilità che vanno ad illustrare, senza freddezze, premiando la vivacità di una descrizione intensa, un’eventualità, un’ipotesi. Prendendo a prestito i versi di Roll the dice di Charles Bukowski: “Se vuoi provarci, fallo fino in fondo, non esiste sensazione migliore. Sarai solo con gli dei e le notti arderanno tra le fiamme. Fallo. Fallo. Fallo. Fino in fondo. Fino in fondo. Cavalcherai la vita fino alla risata perfetta. È l’unica battaglia giusta che c’è”.
“La risata perfetta” di Hüller è tutto questo. Un’esperienza da vivere con leggerezza e curiosità. Liberi di azzardare e affidarsi a ciò che accadrà. Il vernissage, alla presenza dell’artista, è in programma alle ore 17 di sabato 2 luglio. La mostra resterà allestita fino a fine agosto in quelle che furono le cantine del Palazzo Ducale.
FRANCO HÜLLER. Nato a Sassuolo nel 1975 e diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, completa la formazione all’Accademia di Belle Arti di Verona. Dopo esser stato docente di educazione artistica in Italia, attualmente insegna visual communication al Prague College nella capitale ceca e tiene corsi di illustrazione e fotografia. Ha all’attivo corsi di estetica e comunicazione in istituti superiori, oltre a laboratori creativi sviluppati con disabili intellettivi e giovani disagiati. Ha all’attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.