Dopo essersi allontanata da una struttura medica si è barricata in casa e puntandosi alla gola un grosso coltello, tipo quelli utilizzati dai macellai, ha minacciato di uccidersi. E’ stata salvata da due carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto che, alcuni giorni fa su richiesta del 118 allertato dalla mamma della ragazza, sono intervenuti presso una abitazione di un comune della bassa reggiana, avendo ricevuto la segnalazione che una donna voleva compiere atti di autolesionismo. Giunti sul posto unitamente ad una squadra dei Vigili del Fuoco ed ai sanitari del 118, i Carabinieri si sono ritrovati la donna, una 48enne disoccupata, che seduta a terra nell’androne di casa minacciava di uccidersi con un coltello da macellaio della lunghezza di 30 cm che teneva puntato alla gola. Tra i militari (un brigadiere e un Maresciallo in forza alla Stazione di Castelnovo Sotto) e l’aspirante suicida un cancello a grate in ferro chiuso dall’interno che precludeva ai militari l’accesso. Dopo aver parlato per oltre 40 minuti con la donna quest’ultima, rassicuratasi, si alzava avvicinandosi alle grate del cancello. In questo frangente un militare riusciva a infilare un braccio a bloccare il polso della donna disarmandola. L’altro militare, ottenute le seconde chiavi dalla mamma della ragazza, apriva il cancello consentendo l’ingresso dei sanitari a cui poi la donna veniva affidata per le cure mediche. Alla base del tentativo suicidio il rifiuto della donna di venire ricoverata per motivi di salute in una struttura medica del capoluogo reggiano, da dove per l’appunto era riuscita a fuggire con intenti suicidi.