Prefettura-ModenaCgil Cisl e Uil hanno incontrato ieri in Prefettura a Modena il vice prefetto dottor Ventura e il dirigente dottor Sodano per rappresentare la loro preoccupazione rispetto ai ritardi di lavorazione e di risposta alle domande di cittadinanza presentate dai cittadini immigrati con la nuova procedura telematica in vigore dal 18 maggio 2015.
L’incontro è stato richiesto da Cgil Cisl e Uil a seguito di numerose segnalazioni e richieste da parte di cittadini immigrati che si rivolgono al Sindacato.  

A tutt’oggi infatti, nessuna delle domande inviate ha ottenuto risposta rispetto ad accoglimenti o rigetti delle stesse: di fatto i cittadini che in molti casi spendono tempo e rilevanti somme di denaro per ottenere tutta la documentazione necessaria per fare domanda di cittadinanza, restano per mesi senza alcuna risposta rispetto alla stessa.
Non avviene la stessa cosa in altre Province della nostra Regione dove i tempi di una prima risposta sullo stato della pratica sono molto più celeri.

La Prefettura di Modena ha di fatto confermato la eccessiva lunghezza dei tempi derivante principalmente  da una forte carenza di dotazione organica.
Carenza che si scontra con  un aumento dei carichi di lavoro e delle responsabilità istituzionali sempre crescenti in carico alle Prefetture.

Sono stati resi noti alcuni dati statistici sul numero delle domande di cittadinanza presentate nella nostra provincia nel corso degli ultimi anni che evidenziano un aumento esponenziale di  presentazione di questo tipo di istanza.
Nel 2012 le domande di cittadinanza presentate erano poco meno di 1.200, nel 2013 sono state 1.686, nel 2014 presentate 1.860 domande. Nel 2015, tra le domande presentate in modo cartaceo e quelle invece inviate con il nuovo procedimento telematico dal 18 maggio in poi, le domande sono state 3.028.

Questo forte aumento sta determinando grandi difficoltà in Prefettura a stare al passo con la  lavorazione e il completamento dell’iter burocratico.
La Prefettura ha tuttavia  rassicurato Cgil Cisl e Uil  sul fatto che  a breve le pratiche di cittadinanza verranno  lavorate con maggiore celerità grazie a un rafforzamento delle unità che si occuperanno delle stesse.
Inoltre ha positivamente confermato che il ritardo nel loro inserimento nel sistema non influirà comunque negativamente sul calcolo dei 730 giorni previsti dalla legge per arrivare alla definizione delle domande ed alla concessione delle cittadinanze richieste.

Nell’incontro, la Prefettura ha inoltre ribadito che un ulteriore elemento di difficoltà deriva dalla non correttezza o non completezza delle richieste  inviate  dai singoli cittadini, spesso mal supportati da soggetti di dubbia competenza  che a vario titolo si occupano di  pratiche per l’immigrazione .

Cgil Cisl e Uil continueranno a sollecitare la Prefettura e gli altri soggetti che hanno fra i loro compiti quello dell’espletamento delle pratiche a favore dei cittadini immigrati (la Questura e i Comuni i principalmente) affinché il riconoscimento di diritti o di opportunità previste dalle leggi non si trasformi, come spesso avviene, in una lunga corsa ad ostacoli.