CastelfrigoLa vertenza Castelfrigo è emblematica della situazione che si sta vivendo nel settore delle carni nel modenese ed in particolare nel sistema degli appalti della nostra regione.

La mancata applicazione dei contratti nazionali di riferimento, le condizioni di lavoro, la presenza di cooperative spurie alle quali i committenti assegnano gli appalti sta producendo un generale impoverimento del sistema industriale e favorisce la competizione giocata sulla pelle dei lavoratori.

Da tempo abbiamo segnalato e denunciato agli organismi preposti questa situazione senza avere, fino ad oggi, una efficace azione di contrasto alle condizioni di degrado che si sono determinate.

Per queste ragioni come Cgil, unitamente a tutte le altre parti sociali e istituzionali dell’Emilia Romagna, abbiamo convenuto il Patto per il lavoro con il quale si sono definiti gli strumenti utili a contrastare e debellare dal lavoro l’illegalità e lo sfruttamento.

In quest’ambito va ricondotta  questa vertenza.

Noi pretendiamo che per i lavoratori che operano negli appalti della Castelfrigo: vengano applicati i contratti nazionali di riferimento sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative siano applicate le norme di tutela delle condizioni di lavoro e venga applicata la clausola sociale nei cambi appalto per tutelare l’occupazione.

Queste giuste rivendicazioni sono alla base della lotta dei lavoratori e oggetto del confronto che si è tenuto anche oggi in prefettura a Modena.

Nonostante il tentativo di risoluzione prospettato dal Prefetto di Modena sulla clausola sociale, l’azienda, le cooperative e Confindustria di Modena hanno ribadito la contrarietà alle richieste avanzate dalla Cgil in nome e per conto dei lavoratori.

Per queste ragioni il presidio davanti alla Castelfrigo continuerà fino a quando non verrà convenuta una soluzione condivisa sulla vertenza.

Anche la decisione assunta dal presidente della provincia di Modena di intervenire sulla situazione nel settore carni la dice lunga sulla veridicità e concretezza della denuncia della Cgil, così come chiederemo l’intervento delle Regione Emilia Romagna in qualità di garante del Patto per il lavoro.

Non lasceremo soli i lavoratori della Castelfrigo nel rivendicare il riconoscimento della dignità di chi lavora.

(CGIL ER, CGIL MO, FLAI FILT CGIL ER-MODENA)