I disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) sono di origine neurobiologica e impattano sulle capacità di apprendimento dei ragazzi ma non sulla loro intelligenza. Tali difficoltà emergono in modo particolare nel contesto scolastico in cui, pur in presenza di una legge (170/2010), lo studente vive diverse difficoltà per le differenze nelle modalità di apprendimento e nei modelli di verifica. Gli studenti di oggi saranno uomini e donne che entreranno domani nel mondo del lavoro, con la speranza di lasciarsi alle spalle tali problematiche che però, essendo di origine neurobiologica, permangono e riemergono con sfumature più o meno accentuate: dilatazione delle tempistiche di svolgimento delle attività, difficoltà nell’interpretazione dei caratteri in stampato minuscolo e ancora peggio in corsivo, errori ortografici anche al pc dal momento che molti programmi aziendali sono privi del correttore ortografico.
Per trattare questi argomenti e il loro impatto sulla vita lavorativa e sociale di chi è affetto da Dsa, si svolge a Modena venerdì 27 e sabato 28 novembre prossimi all’istituto Fermi di via Luosi il convegno europeo ”Dsa e vita”; una due giorni proposta nell’ambito del progetto SoS-Sollievo sociale realizzato da Anmic Modena. Educazione, stigma, emozionalità, riconoscimento, lavoro sono gli ambiti sui quali si concentrerà il convegno che vedrà l’apporto di contributi anche da altre realtà europee.
“In paesi come Inghilterra o Olanda, tali disturbi specifici dell’apprendimento – spiega Vittorio Melotti, responsabile Dsa per Anmic, organizzatore del convegno – sono sottesi alla normativa sull’invalidità, in accordo con la convenzione Onu del 2007 che sottolinea come la disabilità sia legata non tanto al soggetto, ma quanto più al contesto in cui egli è inserito. La conferenza “Dsa e vita” intende quindi indagare vari aspetti della vita di un individuo, partendo dall’educazione, in cui si confronteranno tre modelli educativi: ebraico, montessoriano e staineriano. Testimonianze di genitori e adulti Dsa saranno accompagnate dai contributi di esperti inglesi e olandesi per considerare il modo in cui l’ Inghilterra si occupa del problema Dsa e come, in Olanda, sia già da tempo presente l’idea di consulenze mirate al mondo del lavoro, per trovare punti di forza dei lavoratori Dsa e risolvere -conclude Melotti- rapporti conflittuali con colleghi e datori di lavoro”.
Il convegno si concentrerà inoltre sulla potenza delle immagini: Valerio Massimo Manfredi proporrà un affascinante viaggio storico nell’iconografia per aiutare a comprendere quanto si è perso in capacità di comunicare concetti articolati con il solo uso delle immagini. La due giorni si conclude con la visita al Duomo condotta da Elisabeth Mantovani, esperta di cultura medioevale, che accompagnerà i partecipanti a riscoprire la cattedrale modenese, Patrimonio Unesco, come libro a cielo aperto, concepito come “ipertesto medioevale”, sottolineando ancora una volta la potenza delle immagini.