“Dobbiamo sciogliere il nodo bolognese. Un nodo complicato, perché non è solo di Bologna, è regionale e nazionale. E sono i numeri a dircelo, i veicoli che ogni giorno vi transitano, tra A14 e tangenziale: 151.285, tra mezzi leggeri e pesanti. Stime prudenziali al 2025, senza Passante, ci parlano di 166.577 mezzi al giorno, che significa il collasso per la tangenziale ”.
L’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Raffaele Donini è intervenuto oggi in Commissione consiliare per un’informativa sul Passante nord. A questo proposito, “noi non siamo interessati – ha sottolineato – all’ennesima discussione strategica sull’opera. Come Regione, non siamo oggi nelle condizioni di condividere il progetto preliminare del Passante, perché permangono pesanti criticità. L’abbiamo valutato attentamente, e non da soli. Riteniamo che non soddisfi nel tracciato le richieste dei Comuni, che non sia ancora sufficiente il grado di banalizzazione e constatiamo che non si sia manifestata la disponibilità a finanziare opere di adduzione che riteniamo necessarie. Per questo abbiamo intenzione di formalizzare al Ministero e ad Autostrade la richiesta di valutare insieme l’ampliamento in sede dell’A14 e della tangenziale. Nel caso fosse efficace la sosterremo”. Per quello che riguarda le risorse per il Passante (1,280 miliardi di euro), “non possiamo che ribadire – ha sottolineato Donini – quanto finora ci è stato dichiarato, e cioè che quei soldi sono destinati a interventi sulla rete autostradale e per opere di adduzione ad essa connesse. Da parte nostra siamo comunque disponibili ad accordi istituzionali per la realizzazione di opere che la Città metropolitana ritenesse prioritarie e necessarie”.
“La priorità comunque – ha ribadito Donini – è risolvere la questione del nodo bolognese. Per la Regione, il nodo è composto da Sfm, Passante Nord, People mover, Nodo di Rastignano, Nodo di Casalecchio. Aldilà delle opinioni di ognuno sulle singole opere, noi, in meno di un anno, abbiamo cantierato il People mover, il nodo di Rastignano, e siamo in attesa dell’aggiudicazione dei lavori (speriamo in tempi brevi) della Nuova Porrettana. Abbiamo ottenuto il salvataggio dei 363 milioni di euro del Def per il Servizio ferroviario metropolitano, e aggiudicato la gara del ferro. Non siamo stati a guardare: un grado di concretezza così, in pochi mesi, io lo rivendico con orgoglio”.