Un inseguimento a folli velocità dai contorni assolutamente “meritevoli” dei dovuti approfondimenti investigativi. E’ infatti assoluta intenzione dei Carabinieri della Stazione di Rubiera, che conducono le indagini unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Reggio Emilia dare tutte le risposte ai tanti interrogativi. Nelle more che le indagini facciano il loro corso, il dato oggettivo è costituito dal fermo di un cittadino albanese con precedenti per furto in abitazione, il recupero di una Mazda 2 rubata a Modena, il rinvenimento di refurtiva e il sequestro del kit “banda ville”: piede di porco, piccone per casseforti, cacciaviti, torce e guanti. L’origine dei fatti poco dopo le 20,00 di ieri quando una pattuglia della Stazione di Rubiera nel corso dell’attività di controllo del territorio, intensificata nella frazione Fontana di Rubiera oggetto nel recente passato di alcuni colpi in abitazioni, intercettavano una Mazda 2 con 3 persone a bordo che procedeva lentamente nei quartieri residenziali del paese. Alla vista dei carabinieri l’auto si dava ala fuga dando vita ad un concitato e fole inseguimento sino al comune di Casalgrande dove l’auto dei fuggitivi faceva perdere le tracce. Poco dopo la stessa auto veniva nuovamente intercettata dagli stessi Carabinieri sempre a Fontana dove era tornata probabilmente per compiere furti in abitazione. Nasceva un secondo inseguimento che questa volta vedeva l’auto dei fuggitivi schiantarsi in un casolare abbandonato. Dall’auto, poi risultata rubata l’8 agosto scorso a Modena, scendevano tre persone che si davano alla fuga per i campi. Uno veniva fermato e identificato in un cittadino albanese 25enne in Italia senza fissa dimora e con precedenti specifici, gli altri due riuscivano a dileguarsi per le campagne circostanti agevolati dal buio della notte. E mentre nella zona veniva scatenata una serrata caccia ai 2 malviventi visti fuggire dai carabinieri, i militari nell’autovettura rinvenivano refurtiva (monili in oro e bigiotteria) e il kit del perfetto ladro (strumenti da scasso ma anche torce e guanti) che veniva sequestrato per le ulteriori indagini. Oltre all’ipotesi di ricettazione per l’auto rubata e possesso di strumenti atti alo scasso contestate all’albanese fermato sullo stesso e sui due suoi complici in corso di identificazione convergono le indagini per accertare, come si ipotizza, la responsabilità degli stessi in una serie di colpi in abitazione compiuti proprio a Fontana gli scorsi giorni. Una prima risposta sull’identificazione dei due fuggitivi potrebbe avvenire anche grazie alla scesa in campo dei RIS di Parma. Sull’autovettura e sul materiale sequestrato i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa avendo gli operanti proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate appunto al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.