Attraverso l’affissione di manifesti iniziata in questi giorni, il Comune di Modena informa i cittadini riguardo ai criteri adottati per le esumazioni e le estumulazioni dei defunti sepolti nel cimitero di San Cataldo e nei sedici cimiteri del forese. L’Ufficio di Polizia mortuaria comunale avverte comunque sempre in anticipo, attraverso l’invio di una lettera, i familiari di defunti per i quali è scaduto il periodo di sepoltura sia a terra che nei loculi e per i quali è in programma l’operazione di esumazione o estumulazione. I familiari sono invitati a presentare domanda all’ufficio di Polizia Mortuaria in via Santi 40, con la quale si chiede la verifica dello stato della mineralizzazione delle salme, e di provvedere al loro recupero per una successiva destinazione in cellette o altri loculi nel caso di resti ridotti. Le date delle esumazioni e delle estumulazioni saranno stabilite dall’ufficio e comunicate direttamente agli interessati che hanno presentato domanda.
Per quanto riguarda le sepolture in loculi edificati dal Comune di Modena e dati in concessione è esclusa la possibilità di proroga delle concessioni scadute. La durata è di 30 anni per i loculi singoli e cellette, e di 60 anni per i loculi doppi. Per le sepolture a terra la durata è in media di 10 anni. Le tombe alla scadenza delle concessioni devono essere liberate.
I familiari dei defunti, se vogliono, potranno assistere all’operazione di verifica. Nel caso vengano rinvenuti resti mortali inconsunti, al fine di pervenire alla necessaria riduzione, è possibile avviarli a cremazione, diversamente saranno inumati in un apposito campo utilizzando un feretro biodegradabile.
Qualora il cadavere del defunto risulti ridotto, le ossa vengono trasferite nell’ossario comune, sempre che i familiari non abbiano in precedenza fatto domanda di raccoglierle per custodirle in cellette ossario o per urne cinerarie o in altri loculi.