Oltre 140 persone hanno preso parte ieri sera a Medolla alla serata dedicata al “Tumore alla mammella: 4 sono le regole d’oro” organizzata dal Circolo Medico “ Mario Merighi” in collaborazione con l’associazione AMMI, l’AMO e la Conoscenza Condivisa®. L’evento ha visto la partecipazione importante del prof. Paolo Veronesi, Direttore della Chirurgia Senologica Integrata dell’Istituto Europeo di Oncologia. Ha introdotto la serata il Dott. Nunzio Borelli, Presidente del circolo “Mario Merighi” di Mirandola.
Il Prof. Veronesi ha introdotto il concetto della PREVENZIONE per quanto riguarda i tumori, di cui siamo direttamente responsabili, quindi l’importanza di scelte più o meno “salutari” nel nostro stile di vita (alimentazione povera di grassi e ricca di vegetali e fibre, una vita meno sedentaria, non fumare, limitare il consumo di alcolici). Tali comportamenti sono in grado di diminuire l’insorgenza di alcune tipologie di tumore, tra cui quello al seno, anche fino al 30%.
Nella prevenzione ricopre un ruolo fondamentale la diagnosi precoce, e per quanto riguarda il tumore al seno questi esami sono l’ecografia e soprattutto la mammografia, da eseguire ogni anno a partire dai 40 anni di età. Prevenire è l’obiettivo del presente e del futuro di tutti i medici. L’età è tuttavia il vero “fattore di rischio” del tumore rispetto al fattore menopausa: il tumore al seno è un tumore “ormono-sensibile”, ovvero è molto recettivo agli estrogeni ed è stimolato dalla crescita di tali ormoni.
Pure l’universo maschile non è esente da questa patologia; accade naturalmente molto meno rispetto all’universo femminile, e comprende solo 1% delle neoplasie mammarie totali. Nell’ambito della prevenzione si inserisce anche un’ulteriore tema d’attualità, come la mastectomia profilattica, che si può eseguire in caso di genetica positiva, coinvolgendo donne in età sempre più precoce e fornendo altrettante garanzie di un ottimo risultato sia funzionale che estetico.
Il Prof Veronesi, ha poi introdotto la sempre maggior importanza della chirurgia conservativa della mammella, associata o meno alla radioterapia postoperatoria per i tumori in fase iniziale, una realtà consolidata in tutto il mondo, o alla più moderna radioterapia intraoperatoria.
Grazie alla tecnica della quadrantectomia può essere risparmiata la mammella, che un tempo veniva sempre e completamente asportata anche per un tumore di piccole dimensioni, lavorando quindi sul “minimo danno estetico possibile”. Un altro grande passo avanti a livello chirurgico per quanto riguarda il tumore al seno è quello connesso alla ricostruzione immediata della mammella contestualmente all’asportazione del tumore, direttamente con i più moderni impianti definitivi o con tecniche autologhe, vantando dell’ausilio della Chirurgia Plastica. La mastectomia oggi conserva cute e areola ogni qualvolta la patologia lo può permettere.
L’istituto Europeo Oncologico (I.E.O.) Milano sta sviluppando inoltre interventi al seno con tecniche robotiche, intervenendo attivamente nello sviluppo di nuove tecniche chirurgiche cosi come di terapie sempre più adeguate e meno invasive.
La donna deve essere eseguita nella sua globalità e fondamentale è il follow-up, ossia i controlli periodici a cui si sottopone una volta trattata la malattia.
Per quanto concerne le terapie, L’istituto Europeo Oncologico (I.E.O.) Milano) e la Fondazione Veronesi, presieduta dallo stesso Prof. Paolo Veronesi prevede che nel futuro più prossimo si effettueranno scelte terapeutiche non più basate su protocolli standard ma creati “a misura di paziente”.
Lo IEO di Milano è già orientato in tal senso. Da qui nascono soluzioni e tecniche innovative che, pur provate sui numeri, lavorano sul singolo e sulla sua reazione specifica.