Lettere, raccomandate, bollette, riviste e cartoline direttamente nel secchio della spazzatura. Un postino 20enne di Guastalla è stato denunciato con l’accusa di sottrazione e soppressione di corrispondenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, dai carabinieri della Stazione di Poviglio che hanno recuperato numerosa corrispondenza diretta a centinaia di cittadini che anziché essere recapitata ai destinatari era stata gettata nella spazzatura dal postino che l’aveva ricevuta in consegna.
Il ragazzo ha deciso di anticipare le procedure di licenziamento e rendendo ammissione di responsabilità si è dimesso dall’azienda che aveva in appalto la consegna della posta per conto di Poste Italiane. Nei confronti dell’uomo, che è accusato di sottrazione e soppressione di corrispondenza e assunto per tre mesi, le Poste hanno avviato la procedura di licenziamento. A chiamare il 112 dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia è stato un cittadino che ha notato un ragazzo riversare numerose lettere all’interno di un cassonetto della spazzatura ubicato nel centro abitato di Poviglio. I militari della locale Stazione recatisi sul posto accertavano l’effettiva presenza di oltre 300 lettere e una trentina di riviste dirette ad altrettanti cittadini residenti nei comuni di Boretto, Brescello e Poviglio a cui non erano state consegnate. Gli unici dati forniti ai carabinieri dal testimone sono stati la descrizione del giovane che aveva gettato la posta ed il modello e il colore dell’auto con la quale si era allontanato. Individuata la società che aveva in appalto la consegna della posta i Carabinieri di Poviglio con la collaborazione della stessa società attraverso il codice identificativo risalivano al portalettere che doveva consegnare la posta nei cui confronti venivano indirizzate le indagini. A suo carico i Carabinieri della Stazione di Poviglio acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità motivo per cui il portalettere veniva denunciato alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato.
La numerosa corrispondenza recuperata dai Carabinieri veniva quindi restituita alla società per la successiva consegna ai destinatari. Dal canto suo lo stesso postino anticipava le procedure di licenziamento dando le dimissioni supportate dall’ammissione di responsabilità. Non ha giustificato quella che lui stesso ha definito essere stata una grave mancanza anche se i Carabinieri sospettano possa aver agito in questo modo per “accelerare” la fine lavoro. I carabinieri di Poviglio stanno ora indagando per cercare di capire se la vicenda sia da ricondurre a un episodio isolato o si tratti della punta di un iceberg di una reiterata condotta macchiata da analoghi fatti.