Hanno lavorato a maglia donando un po’ del loro tempo a chi nascendo si è trovato la strada tutta in salita. Sono le volontarie dell’associazione Cuore di maglia che hanno trasformato una passione in un modo per dare solidarietà confezionando gratuitamente per le famiglie dei bimbi prematuri nati al Santa Maria Nuova copertine, cuffiette, scarpine di lana realizzate appositamente secondo carta modelli da loro ideati per dimensioni minuscole.

Giovedì 15 ottobre dalle ore 15.30 alle ore 18 nell’area Soggiorno genitori della struttura di Neonatologia, gruppo salita 3 colore blu, piano -1, si realizzerà un incontro aperto a tutta la cittadinanza per creare un momento di contatto tra genitori e volontari e per presentare l’attività dell’associazione. Nell’occasione il personale del reparto offrirà un piccolo rinfresco con tè e pasticcini.

Da circa un anno l’associazione collabora con la struttura di Neonatologia dell’Arcispedale e con i suoi coloratissimi e soffici lavori a maglia contribuisce a personalizzare l’ambiente e a renderlo più confortevole e a misura di bambino.

C’è chi ha ricevuto un sacco nanna in lana merinos, chi delle calzine, chi un golfino, chi un copri pannolino che per dimensioni sta dentro il palmo di una mano, sono tanti i genitori di bambini nati prima del tempo che hanno potuto apprezzare un dono il cui valore è simbolico e affettivo prima che materiale.

Il reparto ricovera annualmente oltre 400 neonati di cui circa il 20 % prematuri, nati cioè prima della 37^ settimana di gestazione, una parte dei quali di peso inferiore ai 1500 grammi, a grande rischio di patologie respiratorie e cerebrali.

In un anno circa 300 famiglie hanno ricevuto corredini di lana creati appositamente per bambini prematuri, tutto rigorosamente fatto a mano, con filati pregiati e lana purissima. I capi vengono lavati e imbustati prima di essere consegnati, su richiesta, ai reparti ospedalieri.

Cuore di Maglia, che li ha pensati e prodotti, è un’associazione di mamme che opera a livello nazionale con l’obiettivo di essere vicini ai genitori che vivono l’esperienza della nascita prematura e della permanenza in ospedale talvolta per lungo tempo.