In occasione del 250^ anniversario della nascita di Paolo Ruffini il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di Unimore organizza, congiuntamente con l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, un ciclo di conferenze dedicate agli importanti contributi dati dal matematico e medico che nacque a Valentano in provincia di Viterbo il 22 settembre 1765 e trascorse a Modena quasi tutta la sua vita, dove vi giunse nel 1797 come professore di clinica medica e matematica applicata e vi morì nel 1822, dopo essere stato anche Rettore dell’Università di Modena.
Il secondo appuntamento del ciclo di conferenze, che si terrà martedì 13 ottobre 2015 alle ore 16.00 presso la Sala dei Presidenti dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere ed Arti di Modena (via Vittorio Emanuele II, n.59), vedrà la prof.ssa Franca Cattelani, esperta di Storia della Matematica, presentare “La figura e l’opera di Paolo Ruffini (1765-1822)”.
“Il 22 settembre di 250 anni fa’ – afferma la prof.ssa Franca Cattelani di Unimore- nasceva a Valentano in provincia di Viterbo Paolo Ruffini, uno scienziato che deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche. La famiglia era di Reggio Emilia, ma spesso è considerato modenese perché in questa città trascorse tutta la sua vita, eccezion fatta dei primi anni. Presso l’Università di Modena, che era stata da poco riformata, apprese la matematica nel biennio filosofico, ma si laureò in medicina. Intraprese così la duplice professione di medico della città e di docente universitario, che proseguì fino alla morte. Nella sua lunga carriera accademica, ricoprì cattedre di tutte le discipline matematiche dell’epoca e con la restaurazione del 1814 il Duca gli affidò anche la carica di Rettore. Nell’arco della sua vita, Ruffini vide l’avvicendamento di diversi governi, ma nonostante il suo spirito conservatore, accettò il succedersi degli eventi mantenendo un certo distacco dall’impegno politico e facendosi valere per le capacità scientifiche, per il rigore morale e per la difesa incondizionata della religione cattolica. I suoi interessi scientifici spaziarono in tutti i rami della matematica e per sostenere e difendere i propri principi religiosi, scrisse anche di questioni filosofico-matematiche e filosofico-mediche. Fu Socio e poi (dal 1816) Presidente della Società Italiana delle Scienze, membro dell’Istituto Nazionale, dell’Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena e di altre numerose accademie. Per i ruoli ricoperti fu in contatto col fior fiore del mondo scientifico italiano.
L’attività dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena è sostenuta da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Emilia Romagna IBC, Comune di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, BPER BANCA, BPV.
L’appuntamento è ad ingresso libero ed il programma è disponibile presso la pagina web http://www.fim.unimore.it del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche.