CPL-Concordia3A seguito dell’avvenuta notifica a CPL Concordia da parte della Procura di Modena circa il sequestro preventivo relativo ad impianti e somme di denaro connessi all’attività dei campi fotovoltaici in Puglia, la società ritiene opportuno precisare quanto segue.

“I fatti che vengono addebitati a CPL sono tutti antecedenti alla costituzione della nuova governance avvenuta il 29 aprile 2015 e non interessano alcun esponente del nuovo Consiglio di Amministrazione.

Il provvedimento in questione è del tutto distinto da quello per cui CPL è sottoposta ad interdittiva antimafia, in questi giorni al riesame delle Istituzioni preposte.

Fatto salvo il ruolo della magistratura, cui spetta dimostrare la sussistenza di condotte criminose dei singoli e nei confronti della quale, il CdA ribadisce il pieno rispetto e la massima fiducia, la cooperativa ritiene di aver operato nell’assoluto rispetto delle norme al tempo vigenti, che delineavano un quadro di estrema complessità, che richiese tra l’altro l’intervento della Corte Costituzionale.

CPL evidenzia inoltre che, come riportato nei bilanci, le società cui sono intestati gli impianti hanno effettivamente svolto la costruzione e la gestione e quindi non sono società fittizie; che ciascun impianto è autonomo da quello adiacente come richiede la normativa; che la finalità economica dell’iniziativa era, una volta realizzati, di cedere gli impianti a terzi; che la vendita sarebbe risultata più agevole se gli impianti fossero stati di dimensioni ridotte.

Pur essendo convinti che l’operato della cooperativa sia stato corretto e che sarà possibile dimostrarlo in sede di giudizio, il CdA ha deliberato in via cautelativa l’immediata sospensione delle 4 persone coinvolte nell’indagine”.