Non è ancora tempo di definitiva ripresa. Nel secondo trimestre dell’anno, la produzione resta invariata, ma fatturato e ordini invertono la tendenza e accusano una lieve flessione. Queste indicazioni emergono dall’indagine sulla congiuntura dell’artigianato realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

La congiuntura registra un lieve rallentamento nel secondo trimestre. Il fatturato a prezzi correnti è lievemente diminuito (-0,2 per cento), la produzione è rimasta invariata, rispetto all’aumento dello 0,5 per cento del trimestre precedente. Anche gli ordini acquisiti sono leggermente diminuiti (-0,5 per cento). Le poche imprese con accesso ai mercati esteri continuano a non ottenere da questi risultati positivi. Ma, se il fatturato estero si è leggermente contratto (-0,4 per cento), la discesa degli ordini esteri è stata molto contenuta (-0,1 per cento) e la tendenza lascia sperare.

Il registro delle imprese

Gli effetti di più lunga durata della crisi si manifestano nel proseguire dell’emorragia delle imprese. A fine giugno le imprese manifatturiere artigiane attive ammontavano a 29.753, con un calo del 2,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a 673 imprese in meno.

Congiuntura dell’artigianato dell’industria 2° trimestre 2015
  Emilia-Romagna
   
Fatturato (1) -0,2
Fatturato estero (1) -0,4
Produzione (1) 0,0
Ordini (1) -0,5
Ordini esteri (1) -0,1
1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna