E’ con la cerimonia del taglio del nastro che oggi, venerdì 25 settembre si è sancito il nuovo corso della Biblioteca Universitaria Giuridica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che ha ricevuto una rinnovata e prestigiosa sede presso gli spazi del Complesso San Paolo, antica struttura conventuale di proprietà del Comune di Modena, recentemente restituita alla città dopo una importante ed onerosa ristrutturazione, completamente finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
La Biblioteca che ha in dotazione il patrimonio librario più antico dell’Ateneo, si compone di circa 200.000 fra volumi di libri (databili a partire dal XVI secolo) e annate di periodici che trovano collazione lungo oltre 7 kilometri di scaffalature.
Dopo i mesi necessari per il complesso trasloco, l’inaugurazione della Biblioteca Giuridica è giunta a completare un percorso intrapreso all’inizio degli anni 2000 che ha visto in primis il completamento del Complesso San Geminiano, attuale sede del Dipartimento di Scienze Giuridiche. La nuova collocazione della Biblioteca, fino a pochi mesi fa ospitata presso il Palazzo del Rettorato di via Università, è andata quindi a chiudere un progetto inteso a destinare agli studi giuridici alcuni degli spazi più antichi del centro di Modena, risalenti al XII secolo.
Il progetto di riqualificazione – ha spiegato il Rettore, prof. Angelo O. Andrisano – è partito nel giugno 2003 per il recupero funzionale e scientifico del Complesso San Geminiano, un immobile tra i più antichi della città risalente pare al 1175, quasi coevo quindi dello Studium Iuris Mutinense. E’ qui che, già dall’anno accademico 2008/2009, hanno trovato nuova sede le attività didattiche e gli studi dei docenti del Dipartimento di Giurisprudenza, fino ad allora sistemati nel Palazzo del Rettorato. A ciò è seguito il recupero dell’altro edificio, il San Paolo, terminato alla fine dell’anno scorso, grazie all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Inaugurato nel gennaio di quest’anno, accoglie anche la nostra Biblioteca Giuridica – oltre ad una serie di prestigiose attività culturali e formative – che rappresenta il giacimento librario più antico dell’Ateneo ed eredita il patrimonio della prima biblioteca universitaria modenese, sorta dopo l’Unità d’Italia.
La nuova Biblioteca universitaria modenese, che risponde alle esigenze di un numero di utenti locali di circa 2000 persone (oltre ad effettuare numerosi prestiti interbibliotecari annuali) è andata ad insediarsi in una ampia parte del Complesso intorno al grande cortile dove ha dimora l’antico Leccio che dà il nome alla medesima area. Collocata su due piani (piano terra e primo piano) ha il suo ingresso in via Camatta 16, in posizione strategica per l’utilizzo quotidiano degli studenti che frequentano il vicino Dipartimento di Scienze Giuridiche.
“Siamo impegnati – ha sottolineato il Sindaco Gian Carlo Muzzarelli – nella riqualificazione di luoghi e spazi. E’ un obiettivo volto a ‘restituire la città alla città’, ovvero ai modenesi. Un Complesso come quello del San Paolo, per il quale ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio, protagonista dell’intervento, ha una grande importanza per Modena, per la centralità, la storia, e le nuove opportunità che sono nate “In questo senso, la nuova Biblioteca Giuridica sarà un punto di riferimento per studenti e docenti, ma più in generale diventerà, come tutte le biblioteche, un luogo di studio, di cultura e di aggregazione. E’ in atto una riscoperta culturale e turistica di Modena che passa innanzitutto attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze, tante e uniche: la Facoltà di Giurisprudenza è una di queste, e la nuova Biblioteca è un punto importante del Nuovo complesso San Paolo, insieme a tante altre attività didattiche ed a carattere culturale. Assieme alla Biblioteca ha trovato collocazione anche il Centro di Documentazione e Ricerche sull’Unione Europea, struttura scientifica che contribuisce a raccogliere e diffondere al mondo accademico e al pubblico documenti relativi alle politiche dell’UE.
“Le biblioteche – ha dichiarato il prof. Andrea Landi, Presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Modena – storiche, universitarie, di consultazione – occupano da sempre un posto centrale negli interventi della Fondazione a sostegno della cultura e dei beni culturali. La ragione è semplice: sono luoghi di incontro e diffusione della cultura, secondo una tendenza che va ormai affermandosi in Europa e nel mondo, anche grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie. E’ per questo che abbiamo scommesso sul progetto del Polo culturale Santagostino. E per la stessa ragione abbiamo dato il nostro sostegno alla creazione della nuova Biblioteca di Giurisprudenza: una struttura moderna al servizio dell’università collocata all’interno del San Paolo, un complesso storico di pregio restituito alla città grazie all’intervento di restauro finanziato dalla Fondazione. In questo modo la biblioteca vive al centro di uno spazio funzionale di qualità che ha saputo recuperare la sua vocazione culturale e didattica”.
Ammonta a poco più di 700mila euro il costo complessivo del trasloco e del nuovo allestimento presso il San Paolo, comprensivo di arredi, segnaletica, strumentazioni informatiche, fornitura sistema di classificazione Rfid, completamente finanziati dall’Ateneo e dallo SBA- Sistema Bibliotecario d’Ateneo. Il progetto è stato della Direzione Tecnica di Unimore.
“Il Dipartimento di Giurisprudenza – ha dichiarato il suo Direttore, prof. Luigi Foffani – è felice di presentare all’Ateneo e alla cittadinanza la nuova sede della Biblioteca giuridica, che racchiude oggi non solo il patrimonio librario più antico e prezioso dell’Ateneo, ma anche uno di quelli maggiormente significativi, in ambito giuridico, a livello regionale e nazionale. Il complesso congiunto S. Geminiano-S. Paolo da’ vita, nel suo insieme, ad una delle sedi di Giurisprudenza più belle e funzionali nel panorama accademico italiano, sede convegnistica di straordinario richiamo e capace di accogliere al meglio non solo gli studenti, ma anche i ricercatori che, provenienti da ogni parte del mondo, vogliano trascorre un soggiorno di studio e ricerca nelle migliori condizioni possibili”.
Credo sia giusto – ha dichiarato il prof. Massimo Donini, Direttore Scientifico della Biblioteca – ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il Comune di Modena, i Rettori Gian Carlo Pellacani, Aldo Tomasi, Angelo O. Andrisano, il Cda dell’Ateneo, il Centro SBA- Sistema Bibliotecario di Ateneo, la sua dirigente M. Raffaella Ingrosso, l’ufficio tecnico, generazioni di bibliotecari, in particolare i direttori amministrativi Laura Tavernari, Marisa Dotti e Andrea Lodi, per l’impegno congiunto nel realizzare l’obiettivo della nuova sede, davvero prestigiosa, della Biblioteca Giuridica. Non vorrei dimenticare tutti i colleghi del Dipartimento che hanno fattivamente ordinato e selezionato con passione e costanza i libri e le riviste, nazionali e internazionali, che oggi costituiscono un patrimonio che è punto di riferimento della collettività modenese, regionale, e nazionale, e strumento in vari settori di eccellenza per la ricerca giuridica. Ricordo l’importanza permanente del libro, non solo elettronico e del libro straniero e internazionale. Se la politica e il diritto possono essere nazionali, la scienza non può essere nazionale, e ha dunque bisogno della comparazione e di testi stranieri. Valga questo evento a consolidare l’attenzione del nostro Ateneo per la dotazione di fondi adeguati a continuare le acquisizioni che hanno oggi reso possibile attirare tanti studiosi, anche stranieri, a servirsi della nostra biblioteca per le ricerche in campo giuridico“.
L’inaugurazione della struttura si è inserita nelle numerose attività promosse dall’Ateneo per la Notte Europea dei Ricercatori il cui programma, dedicato all’incontro fra il mondo dell’Università e della ricerca e i cittadini, si è sviluppato durante l’evento programmato durante venerdì 25 settembre.